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I libri da leggere almeno una volta nella vita: la top ten

I libri da leggere almeno una volta nella vita (istock Photos)

I libri che dovresti leggere almeno una volta nella vita: quelli che ti cambiano il modo di vedere le cose e ti aprono una prospettiva diversa: La top ten dei libri migliori

Per chi è amante dei libri, probabilmente saprà già di cosa sto parlando, quali sono i libri che almeno una volta nella vita devi leggere assolutamente. Perché? Perché leggere libri aiuta a vedere la vita sotto un’altra prospettiva, migliore e diversa da come la intendiamo quotidianamente. Ma anche perché, leggere è come perdersi nella fantasia e volare in alto, sempre più su, fino ad estraniarti da ciò che ti circonda, anche fosse solo per un’ora della tua giornata.

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Chi è amante della lettura sa bene che non c’è amico migliore di un buon libro. Ma, per chi non è troppo avvezzo ai libri e alla lettura in generale, ma vorrebbe iniziare, farà bene a leggere la top ten dei libri più belli in assoluto e partire da qui. Iniziare una lettura con un buon libro, quello giusto, è fondamentale per proseguire e portare a termine l’intera opera, sino all’ultima pagina. Molte volte, quando si è agli inizi, non si sa bene quale libro possa piacere o quale meno. Ci basiamo su un paio di righe nella trama che possono catturarci lì per lì, oppure, scegliamo di leggere quel determinato romanzo perché c’è piaciuta la copertina (ottimo lavoro di marketing, indubbiamente), ma un libro non si può giudicare dalla copertina e magari, poi, rimaniamo delusi dal racconto, da quella suspance che proprio non c’è. Come fare quindi, per scegliere un buon libro? Anzitutto partiamo dal proprio stato d’animo. È un po’ come quando scegliamo di vedere un determinato film, che può essere d’azione o romantico, horror o commedia, non importa, lo scegliamo in base a come ci sentiamo in quel momento, a come è il nostro stato d’animo in quel periodo. Ecco, la stessa cosa vale per i libri, ma, a differenza di un film, il libro ti accompagnerà per un po’, una settimana, un mese o anche due (per i più pigri), quindi scegliere un buon libro è fondamentale per appassionarci ad esso.

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Se non avete idea su quale iniziare, oppure, volete qualche consiglio o spunto, non vi resta che leggere la classifica dei libri  che assolutamente devi leggere almeno una volta nella vita.

I libri da leggere almeno una volta nella vita: la top ten dei migliori

I libri da leggere nella vita (Istock Photos)

Partiamo dal presupposto che non basterebbe una vita per leggere tutti, ma proprio tutti, i libri in assoluto più belli che sono stati fatti dagli arbori della cultura ad oggi. La lista sarebbe lunghissima e, forse, scoraggerebbe quei pochi novellini che hanno finalmente deciso di iniziare a sognare. Quindi, non perdiamoci d’animo e partiamo dai primi 10: la top ten dei migliori libri che dovresti leggere almeno una volta nella vita. Carta e penna alla mano e prendete appunti.

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  • Il Profeta: di Kahlil Gibran. Partiamo da un libro che a dire il vero non è un vero e proprio romanzo. Il libro, infatti, è molto breve, ma intenso. E’ stato definito, prò, il più grande capolavoro letterario di Gibran. Attraverso le parole del profeta Almustafa, il lettore sarà guidato in un percorso di riflessione su tanti argomenti, quali: la morte, la libertà, il matrimonio, la bellezza, la religione. Ideale per quei lettori che si approcciano al mondo letterario per la prima volta. Una piccola perla di cultura che cambierà il modo di vedere le cose più semplici.
  • Il Signore delle Mosche di William Golding: Il libro ha come protagonisti un gruppo di ragazzini britannici bloccati su un’isola disabitata e racconta il loro disastroso tentativo di autogovernarsi. Un’opera letteraria datata 1952, anche se il romanzo fu pubblicato nel ’54. Un successo planetario che portò Golding al premio nobel per la letteratura nel 1983. Un romanzo d’avventura che ad oggi, risulta spudoratamente, attuale.
  • La fattoria degli animali: di George Orwell. Un altro capolavoro della letteratura mondiale da non perdere assolutamente. Pubblicato per la prima volta nel lontano 1945, il libro è un allegoria sul mondo politico. Infatti, la trama racconta di come gli animali di una fattoria, si ribellano al “padrone” cacciandolo via e si autogestiscono da soli, creando poco per volta, le proprie leggi e una casta interna che porta solo ad una dittatura tra gli animali. A capo ci sono i maiali che comandano l’intera fattoria e che, come le persone più potenti del mondo, decidono loro cosa sia giusto e cosa no, a discapito dei più deboli. Un eccezionale rivisitazione del mondo umano politico in chiave animalesca. Un fantasy che però, presenta la verità della realtà in cui viviamo.
  • 1984: George Orwell. Cito anche questo secondo capolavoro di Orwell, che assolutamente è da leggere. Il titolo, che indica l’anno nel futuro in cui sono ambientate le vicende narrate, deriva dall’inversione delle due cifre finali dell’anno in cui Orwell inizia la stesura del romanzo. 1984 può essere a ragione considerato come uno dei primi e più importanti esempi di romanzo distopico. L’opera infatti è un’utopia negativa, che descrive pessimisticamente un futuro cupo in cui, dopo una guerra nucleare, il mondo è diviso in potenze totalitarie; l’Inghilterra fa parte della macro-nazione dell’Oceania, governata da un regime che si ispira ad una forma radicale di socialismo. Il romanzo, pubblicato pochi anni dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale, si presenta come un’aperta critica al regime stalinista.

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  • Il Vecchio e il Mare: di Ernest Hemingway. Un classico della letteratura, e ultima grande opera narrativa pubblicata in vita, fu premiata nel 1953 col Premio Pulitzer e contribuì a fargli ottenere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1954. Il romanzo breve racconta la storia semplice ma densa di evidenti simbologie di Santiago, un vecchio pescatore cubano che, un giorno pesca, dopo una lotta furiosa in mare aperto, il pesce più grande della sua vita, cerca poi di portarlo verso il porto, ma gli squali poco a poco spolpano e divorano il suo gigantesco marlin; così egli torna indietro con soltanto un’enorme lisca. Questo racconto breve parla quindi di tematiche importanti della vita, della morte e del rapporto dell’uomo con l’ambiente, nonché del coraggio di un uomo e del suo destino.
  • La trilogia di Holt: di Kent Haruf. Sono tre romanzi Benedizione, Il cantico della pianura e Crepuscolo. Ci vuole una penna straordinaria per far sì che un lettore non si stacchi da questi tre libri. E’ quello che è successo a me. Lo consiglio a tutti quelli che hanno voglia di fare un viaggio, che hanno voglia di dimenticarsi di se stessi ma non hanno paura di imbattersi in quello da cui stanno fuggendo,  Holt è uno specchio.
  • Il Giovane Holden : di J.D. Salinger. Una curiosa vicenda lega la copertina del libro: nell’edizione originale è completamente bianca. Questa cosa è voluta dall’autore stesso, affinché il libro venisse scelto per il contenuto, e non per la copertina. Anche la copertina dell’edizione italiana Einaudi, lo è, e non riporta neanche la trama o la biografia dell’autore. Il romanzo tratta di alcune vicende accadute al protagonista che è Holden Caulfield, un sedicenne americano proveniente da una famiglia benestante. Il romanzo è considerato un classico novecentesco della letteratura giovanile. Al suo interno vengano trattati temi come la solitudine, il cinismo, l’ipocrisia e la difficoltà di affrontare il mondo, che fanno ricondurre quest’opera al genere del “romanzo di formazione”.
  • Il cammino di Santiago: di Paulo Coelho. Il romanzo, uscito nel 1987, racconta il pellegrinaggio a Santiago de Campostela, che lo stesso autore dopo averlo percorso, l’anno prima, racconta. Paulo Coelho non compierà il suo pellegrinaggio da solo, avrà una guida: un misterioso personaggio di nome Petrus, che risponde di più a un maestro di iniziazione spirituale che a una guida comune che indica vie e punti di arrivo. Un genere che si avvicina alla new age esoterico. Un libro, questo, che può modificare il corso dei propri pensieri.
  • L’insostenibile leggerezza dell’essere: di Milan Kundera. Pubblicato per la prima volta nel 1984 in Francia, il romanzo, che si svolge a Praga negli anni intorno al 1968, descrive la vita degli artisti e degli intellettuali cecoslovacchi nel periodo fra la Primavera di Praga e la successiva invasione da parte dell’Unione Sovietica. La storia si focalizza sul gruppo noto come “il Quartetto di Kundera”, composto da Tomáš (un chirurgo di fama e successo che ad un certo punto perde il lavoro a causa di un suo articolo su Edipo), la sua compagna Tereza (una fotografa), la sua amante Sabina (una pittrice) e un altro amante di Sabina, Franz (un professore universitario). Questi quattro personaggi vengono seguiti nelle loro vite fino alla fine.
  • Il Ritratto di Dorian Gray: di Oscar Wilde. Il romanzo, pubblicato nel 1890, ha molti influssi culturali e letterari ed è considerato il manifesto dell’Estetismo e della poetica dell’art for art’s sake, ovvero l’arte per il puro piacere di fare arte. Il romanzo narrala vicenda particolare del giovane Dorian Gray e di un quadro che lo ritrae ma, per un sortilegio, invecchia al posto suo.

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