Il mondo visto dal piccolo Christopher
di Federica Ippoliti
“Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” è un libro che è stato tradotto in ben venti paesi, che ha fatto parlare a lungo di sé, restando in vetta alle classifiche dei libri più venduti e che si è aggiudicato, nel 2003, il premio Whitbread per il miglior libro dell’anno, nel paese del suo scrittore Mark Haddon: l’Inghilterra.
Vi è mai capitato di osservare le macchine che sfrecciano accanto a voi e dipendere dai loro colori?
Per Christopher, un adolescente di quindici anni affetto dalla sindrome di Asperger –una forma di autismo – questo è fondamentale; le sue giornate, infatti, dipendono dal numero delle macchine gialle e/o rosse che incontra nel tragitto casa-scuola ogni mattina: quattro macchine rosse equivalgono ad una giornata super, quattro macchine gialle ad una giornata più che nera.
Attraverso gli occhi di questo ragazzo “diverso”, con la sua impulsività, la sua sensibilità, i suoi disturbi del comportamento e le sue difficoltà il lettore potrà avvicinarsi a temi importanti quali il delicato rapporto tra genitori e figli, la verità e l’adolescenza.
E’ dopo aver trovato il cane della vicina trafitto da un forcone che Christopher decide di imitare il suo idolo, Sherlock Holmes: iniziando ad indagare, però, si ritrova improvvisamente davanti a verità nascoste sulla storia della sua famiglia.
Un romanzo con uno schema semplice, lineare, che però affronta temi “profondi” in modo originale, che fa riflettere sull’insoddisfazione, sull’abbandono e sulla fedeltà , “perché voler bene a qualcuno significa aiutarlo quando è nei guai, prendersi cura di lui, dirgli sempre la verità…”