Cosa succede quando un giovane teologo misantropo, che trascorre le giornate a distillare le parole dei santi, incontra una distillatrice di profumi? Il teologo abbandona Dio, il cielo e la sua gabbia di libri, per dedicarsi anima e corpo a quella donna meravigliosa che incarna una nuova religione. Un Bobin inedito, appassionato e passionale che, nel suo unico romanzo, dietro cui non è difficile riconoscere il racconto autobiografico, parla con il consueto tocco poetico di infanzia, giovinezza, innamoramento e morte.
Apparso in Francia nel 2004 per Gallimard e tradotto ora per la prima volta in Italia da Camelozampa, Louise Amour è l’unico scritto in cui il grande autore francese abbandona la forma dei frammenti che l’ha sempre caratterizzato per trasferire la sua poesia al romanzo.
I fatti narrati sono ben noti a tutti gli appassionati di questo autore che, pur essendo noto per la riservatezza, nei suoi libri non nasconde nulla della propria vita, ma qui diventano l’occasione per una meditazione di grande respiro, nello stile di Christian Bobin.
Con una scrittura densa e poetica, l’autore ci accompagna nel dipanarsi di una passione tanto inaspettata quanto travolgente, tra gli effluvi dell’arte profumiera e l’atmosfera di misticismo degli scritti dei santi, in un crescendo che va oltre l’epilogo tragico della vicenda autobiografica.