Linfonodi ascellari, cosa indicano e quando dobbiamo farli controllare

Esattamente come in altre zone del corpo, i linfonodi ascellari sono una sentinella. Scopriamo insieme dove trovarli e come controllarli

Linfonodi
Linfonodi ascellari

Così come il linfonodi nel collo, anche i linfonodi ascellari sono una spia della nostra salute. Specialmente dalle donne, quando si presentano ingrossati, sono il primo segnale di un eventuale presenza di cellule tumorali al seno. Eventuale, perché come gli altri linfonodi del nostro corpo servono a trasportare la linfa, fondamentale per fare funzionare al meglio gli organi.

Quando un linfonodo ascellare è ‘reattivo’, significa che le cellule immunitarie presenti hanno agito per respingere un agente patogeno. É il caso ad esempio di una comune influenza, ma anche di malattie più importanti come la mononucleosi o la sifilide. Anche queste possono provocare l’ingrossamento dei linfonodi.

Non è però sempre il caso di preoccuparsi se i linfonodi ascellari sono gonfi e dolenti, specie quando questo è associato ad altri sintomi come febbre o malessere. Una volta che è stata individuata la malattia all’origine di questo stato di malessere e che è stata anche curata, il linfonodo si sgonfierà.

Rigonfiamento dei linfonodi ascellari, come palparli con le dita

Linfonodi ascellari,

Da tenere più d’occhio è quando la ghiandola ascellare in corrispondenza del seno diventa grossa per segnalare un tumore benigno, un nodulo o una cisti. Con il tatto, sarà anche anche mobile e dolente, facendoci sentire quella zona del corpo più calda del solito. Il primo passo è rivolgersi al ginecologo e programmare eventuali controlli. I più comuni sono come ecografie e mammografie che indagano più a fondo.

Nel caso di tumori benigni quasi mai dovranno essere rimosse chirurgicamente, ma dovranno comunque tenuti sempre sotto controllo. Qualora invece ci sia il sospetto di tumore maligno al seno, il medico procederà ad un ago aspirato o ad una biopsia. Il linfonodo in quel caso si ingrosserà in maniera notevole rimanendo immobile.

Come capire se in linfonodo ascellare è più gonfio del solito? Il metodo più classico è unire tre dita della mano, cioè indice, medio e anulare e con queste premere sull’avambraccio. Serve per capire come si presenta una zona normale del corpo che non sia gonfia. Subito dopo dobbiamo passare le dita sotto l’ascella facendole scorrere lentamente dall’alto verso il basso perché i linfonodi sono verso il fondo dell’ascella.

Linfonodi
Linfonodi ascellari

Se sentiamo bene la gabbia toracica, significa che è tutto a posto. Se invece percepiamo un nodulo che presenta una parte morbida, allora potrebbe essere un linfonodo gonfio ed è meglio farlo controllare.

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