E’ guerra fredda tra Francesca Barracciu, sottosegretario alla Cultura e l’attore Alessandro Gassmann dopo che i due si sono battibeccati su Twitter sul tema delle dimissioni dei cinque sottosegretari indagati.
L’attore lo scorso 25 marzo ha pubblicato una foto con i 5 sottosegretari, accompagnata dal commento: “Uno per tutti tutti per uno, buona giornata .. con gli indagati che non mollan la poltrona”. Successivamente, Gassmann si rivolge alla sottosegretaria: “Sottosegretario intanto che chiarisce, lascia la poltrona pagata da noi? Grazie”. S
Poco dopo, la replica un po’ piccante della Barracciu: “Chiarirò tutto a fondo. Lei, intanto che impara a fare l’attore, può evitare di far pagare il biglietto del cinema per i suoi film? Grazie”.
A tal punto, esplode su Twitter un finimondo ci cinguettii che attaccano l’esponente Pd e criticando i toni impiegati e il non proprio corretto uso della lingua italiana.
Ma Gassmann non si lascia intimorire e poco dopo pubblica una contro risposta: “Il cinema ahahahahah….la vedo tesa…” con la foto di un raschietto dal nome evocativo Staccapol, ovvero “scolla il politico indagato dalla poltrona”.
Al fianco di Gassmann si sono subito schierati alcuni amici attori come Luca Bizzarri ed Enrico Bertolino.
Ma la vicenda non è di certo passata inosservata ai media e sul Corriere della Sera, Fabrizio Roncone a rincarato la dose evidenziando come la Barracciu abbia “l’incubo di finire sempre sotto scacco”. Come ricorda il giornalista, la Barracciu, ex candidata del Pd a governatore della Sardegna, è stata indagata in un’inchiesta sulle spese pazze e fu costretta a ritirarsi dalla corsa. Nel 2008 vince il congresso e diventa segretario regionale, ma l’anno dopo si ritrova commissariata da Walter Veltroni e la Barracciu decide di ritirarsi solo dopo l’intervento del “direttorio” del partito, Nel 2013 dopo aver vinto le primarie del centrosinistra e si vuole candidare alla presidente della Regione Sardegna, è raggiunta da un avviso di garanzia con il quale viene chiesto alla candidata “di giustificare 33 mila euro di rimborsi benzina spesi in tre anni”. Ma dopo il ritiro, la Barracciu, classe 1948 e psicologa di formazione, non demorde e torna il 28 febbraio del 2014, a Roma dopo la nomina a sottosegretaria. Tra le altre gaffe rievocate dopo il battibecco con Gassmann, anche quella riportata da Wikipedia quando a Nuoro, lo scorso 5 dicembre 2014, la sottosegretaria alla cultura interviene alle celebrazioni in onore del poeta Sebastiano Satta, a cento anni dalla sua scomparsa.La Baracciu però parla di Salvatore Satta, giurista e scrittore. Lei stessa si è poi giustificata il giorno dopo, scrivendo che “Stanotte non ho chiuso occhio. Tutta colpa del mio staff se ho confuso i Satta”.