Si è svolta questa mattina davanti al Gip del Tribunale di Ragusa l’udienza per l’incidente probatorio, precedente alla fase dibattimentale, per l’acquisizione dei filmati delle telecamere di Santa Croce Camerina, nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del piccolo Loris Andrea Stival, 8 anni, trovato morto lo scorso 29 novembre.
La madre Veronica Panarello risulta essere l’unica indagata e si trova nel carcere di Agrigento.
Il Gip ha inoltre nominato un perito, l’ingegnere Luca Losio di Crema, mentre la Procura ha nominato come consulente il direttore tecnico della Polizia di Stato, Giovanni Tessitore.
Dal canto suo, Francesco Villardita, legale della Panarello, ha nominato come consulenti Pierdavide Scambi e Cristian Mendola. Mentre, Orazio Fidone, il “cacciatore” che ha ritrovato il corpo del bambino e che risulta ancora iscritto nel registro degli indagati non ha effettuato nessuna nomina. I suoi legali, Giorgio Assenza e Pietro Savà, hanno spiegato di non ritenerlo opportuno.
L’avvocato Daniele Scrofani, che rappresenta il papà di Loris, Davide Stival, ha invece detto che si è riservato di nominare un consulente, ma che lo farà, molto probabilmente, entro la data che il perito del Gip indicherà per le operazioni di copia delle immagini dal server della Polizia nei dvd da consegnare ai legali.
Le analisi del materiale saranno invece effettuate presso la questura di Ragusa e mireranno ad “estrapolare le immagini per fare un dvd forense e ricostuire la realtà di quel giorno”.
Il Giudice ha stabilito un termine di 90 giorni di tempo al perito per la conclusione delle operazioni, fissando l’udienza del tecnico per il 26 giugno prossimo.
“Si tratta del primo giorno in cui si riequilibrano i rapporti tra accusa e difesa, davanti a giudice terzo. E’ una sorta di anticipazione del dibattimento. Ricordo che non si è più in presenza di consulenti di parte, ma di un perito nominato dal giudice”, ha dichiarato il legale della Panerello, sottolineando che “Finalmente potremo visionare non solo il cosiddetto dvd ricostruzione ma tutte le immagini”.
“Noi abbiamo sempre contestato ed è determinante per la valutazione della mia assistita. Veronica Panarello è più che mai decisa ad andare avanti in maniera determinata per mostrare a tutti i costi l’estraneità ai fatti che le sono contestati” ha poi aggiunto il legale che in merito alla sua assistita che avrebbe tentato di lasciarsi morire in carcere, ha assicurato che “Sta meglio rispetto a quando è stata ricoverata in ospedale. Ma è una donna che ha perso tutto. Ha perso due figli, uno morto e l’altro non glielo fanno vedere per disposizione dell’autorità giudiziaria, e il marito. Non ha più nulla da perdere, ma è forte sotto questo profilo perché vuole andare avanti e cercare di dimostrare la sua estraneità ai fatti”.
All’incidente probatorio erano presenti il padre di Veronica, Francesco Panarello e la zia Antonella Stival: “Siamo stati sabato a trovare Veronica, come sempre. E’ sciupata, ma combattiva. Un figlio glielo hanno ucciso, l’altro lo hanno portato via. Chiede sempre del figlio più piccolo. Lo vuole vedere”, ha detto la zia di Veronica.
“Davide Stival ha visto cose che sono in contrasto con le affermazioni della moglie. E resta ferma la sua decisione di non volerla vedere per il momento”, ha invece dichiarato il legale del marito della Panarello, affermando che “quello di oggi è un passaggio importante perchè sarà determinante per l’esito finale dell’inchiesta”.