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Lourdes: il mistero del corpo di Bernadette che riposa come Biancaneve

Il corpo di Bernadette di Lourdes è esposto in una bara di Cristallo, esattamente come la principessa morta per la mela avvelenata. Qual’è il segreto miracoloso del corpo della santa?

Bernadette nel giorno della sepoltura (Fonte: Wikimedia)

Bernadette Sobirós è il nome della pastorella francese a cui la Madonna apparve nella famosissima grotta di Massabielle, ancora oggi meta di moltissimi pellegrini.

La sua storia di drammatica povertà e le miracolose apparizioni a cui assistette hanno reso Bernadette una delle figure più famose della chiesa cattolica e, dopo la canonizzazione (cioè dopo la proclamazione di santità di Bernadette) il suo corpo venne conservato in una bara di cristallo perché i fedeli potessero porgere omaggio e pregare dinanzi a esso.

Il vero miracolo di Bernadette però sta nell’incorruttibilità del suo corpo, che giace come quello della famosa principessa da anni e anni in una bara di cristallo.

Il mistero del corpo di Bernadette di Lourdes

Santuario di Lourdes (Wikipedia)

All’epoca delle apparizioni Bernadette aveva appena quattordici anni e da un anno lavorava come custode delle pecore e come cameriera nella taverna di proprietà di una famiglia della città di Bartrès.

Già al principio della sua vita Bernadette aveva manifestato profondissimi sentimenti religiosi anche se non aveva mai avuto modo di leggere la Bibbia (come tutta la sua famiglia era analfabeta) o di frequentare il catechismo.

Nonostante l’estrema povertà Bernadette e i suoi familiari vivevano in una grande armonia che, secondo coloro che li conoscevano, veniva loro direttamente da Dio.

La prima apparizione della “bellissima signora giovane”, come disse Bernadette, si palesò alla pastorella mentre stava raccogliendo la legna insieme alla sorella e a un’amica.

Le apparizioni della figura femminile vestita di bianco con una cintola azzurra si ripetettero per moltissime volte nell’arco di circa tre settimane, ma fino alla diciassettesima apparizione la piccola Bernadette non aveva realizzato che fosse la Madonna ad apparire nella grotta. Fino a quel momento si era riferita alla signora dall’abito bianco soltanto con il nome di “quella lì”.

Durante la tredicesima apparizione la figura chiese a Bernadette di recarsi dai sacerdoti e chiedere che, in corrispondenza della grotta, venisse costruita una cappella e che il luogo diventasse meta di pellegrinaggio.

Naturalmente il prete del villaggio non credette alla storia di Bernadette, pensando che la pastorella stesse inventando tutto. Per essere certo che quello che Bernadette diceva fosse vero, il prete chiese un miracolo, cioè che un cespuglio di rose nella grotta delle apparizioni, posto appena sotto la nicchia in cui appariva la “bellissima signora” fiorisse nel cuore dell’inverno.

Le cose andarono diversamente: la figura bianca disse a Bernadette di bere alla fonte che sgorgava nella grotta, anche se in realtà non vi era alcuna fonte. La pastorella decise di scavare un piccolo buco nel terreno ma l’acqua non sgorgò. Il miracolo si compì il giorno dopo e Bernadette bevve. Da quel momento l’acqua venne considerata miracolosa e in grado di guarire gli infermi. Di lì nacque la tradizione di portare a Lourdes gli ammalati per chiedere alla Madonna di guarirli attraverso il contatto con l’acqua benedetta.

A causa dell’enorme attenzione che la sua storia aveva attirato su di lei, Bernadette decise a un certo punto della sua vita di ritirarsi a vita monastica: erano trascorsi 8 anni dalla prima apparizione e la ragazza aveva 22 anni.

Negli anni che la separarono dalla morte, avvenuta quando aveva appena 35 anni, Bernadette guarì dall’asma bevendo l’acqua fonte che lei stessa aveva scoperto ma infine si spense per un tumore osseo al ginocchio: era il 1876.

Il corpo venne sepolto e fu riesumato nel 1909. Sorprendentemente si trovava in un ottimo stato di conservazione: la pelle era ancora intatta su gran parte del corpo e non apparivano segni evidenti di decomposizione. Alla prima seguirono due altre riesumazioni, una nel 1919 e l’ultima nel 1925.

A quasi 50 anni dalla morte il corpo di Bernadette cominciava a manifestare alcuni segni più evidenti di corruzione, ma era ancora per lo più intatto. Quando i medici si apprestarono a esaminare gli organi interni trovarono addirittura che il fegato era morbido: la sua consistenza non era troppo diversa da quella del fegato di un essere umano ancora vivo.

La mancata decomposizione del corpo era, secondo la chiesa, uno dei segni inequivocabili di santità. 

L’ultima riesumazione del corpo di Bernadette avvenne in occasione della sua canonizzazione da parte di Papa Pio XI. Dal momento che qualche segno di decomposizione aveva cominciato ad alterare il volto, venne commissionata una bellissima maschera di cera colorata che riproduceva i tratti del viso della giovane e dava l’impressione ai fedeli che la giovane Bernadette fosse ancora viva.

Bara di cristallo di Bernadette di Lourdes (Fonte: Wikipedia)

Da allora il corpo di Bernadette riposa in una bara di cristallo nel Santuario di Lourdes che lei stessa chiese di costruire e, ancora oggi, il suo corpo è quasi completamente intatto.

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