Una raccomandazione che arriva dai medici: “Mai utilizzare l’alcol etilico denaturato per accendere barbecue e camini”. Il ritorno di fiamma potrebbe causare gravi ustioni in tutto il corpo.
È un mantra che si ripete di estate in estate. “Mai utilizzare l’alcol etilico denaturato per accendere il barbecue”. I medici non si stancano di ribadirlo.
Eppure, nonostante le continue raccomandazioni, c’è ancora chi accende o ravviva le fiamme con l’alcol etilico denaturato, per intenderci quello rosa.
Il problema è che si potrebbe generare un ritorno di fiamma tale da provocare l’esplosione della bottiglia, causando gravi ustioni in tutto il corpo.
Se da un lato l’alcol etilico denaturato è un ottimo alleato nella disinfezione della casa, specie in questo periodo di Coronavirus è tornato in auge nella lotta contro virus e batteri, dall’altro un suo utilizzo sconsiderato può essere assai pericoloso.
I medici non si stancano di ripetere che l’alcol etilico denaturato non va mai e poi mai usato per accendere o ravvivare il fuoco di barbecue e camini.
In estate spesso capita di organizzare un barbecue tra amici. Attenzione però a non trasformare quella che dovrebbe essere una festa in una tragedia. Ecco come fare un barbecue perfetto.
A volte la fretta di accendere un barbecue per preparare della carne porta a trovare soluzioni molto pericolose per fare prima. Ad esempio utilizzando una bottiglia di alcol etilico denaturato per accendere il fuoco o ravvivare la fiamma.
Niente di più sbagliato. Il ritorno di fiamma infatti può far scoppiare la bottiglia e di conseguenza causare gravi ustioni in tutto il corpo di chi adotta questa scellerata pratica.
Non solo per i barbecue, tante persone usano l’alcol anche per accendere il camino o ravvivare la fiamma della stufa. Questo modo di agire sconsiderato provoca ogni anno decine di morti e centinaia di feriti.
Nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità si legge che “l’alcol non va assolutamente utilizzato su fiamme libere e per accendere barbecue e camini. Il rischio sono ustioni gravi”.
A spigare come “l’utilizzo improprio di alcol sia una delle prime cause di ustioni e che potrebbe essere evitata se ci fosse un po’ più attenzione da parte delle persone” è Davide Melandri, il direttore del Centro grandi ustionati di Cesena. “L’alcol è al primo posto tra le cause di ustioni da fiamma – ha affermato – che viene utilizzato per accendere o ravvivare il barbecue, quando si griglia e cucina, o quando si vuole ravvivare la fiamma del camino, della stufa o per bruciare le sterpaglie”.