Malattia Fabrizio Frizzi: ecco il male che ha spezzato la vita del famoso conduttore che si è spento oggi, a Roma, a 60 anni, dopo aver combattuto come un leone.
Malattia Fabrizio Frizzi: un’emorragia cerebrale dopo un’ischemia ha spento per sempre Fabrizio Frizzi che, nella sua ultima intervista, aveva dichiarato che stava combattendo come un leone per la figlia Stella, sua moglie Carlotta Mantovan e per se stesso.
Malattia Fabrizio Frizzi: cosa ha spezzato la vita del conduttore
Lo scorso ottobre, durante la registrazione di una puntata de L’Eredità, Fabrizio Frizzi era stato colpito da un’ischemia. Già all’epoca, il malore aveva fatto temere per la sua vita. Le cure e il soccorso immediato, però, avevano permesso a Fabrizio Frizzi di riprendersi lentamente al punto che, lo scorso dicembre, era anche tornato al timone de L’Eredità raccogliendo nuovamente il testimone dall’amico Carlo Conti che era come un fratello. Nonostante la lente ripresa, Fabrizio Frizzi non era ancora guarito come aveva dichiarato in prima persona nella sua ultima intervista, rilasciata ai microfoni del settimanale Gente. “Quando avrò finito, e speriamo finisca bene, potrò raccontare. Anzi, vorrò raccontare che la ricerca medica mi sta dando una chance in più” – aveva detto per poi aggiungere – “Tra un mese, o forse un po’ di più, saprò come vanno le cure. I medici ogni tanto mi danno buone notizie. Ma dosano bene le parole”.
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Pur combattendo ogni giorno contro l’ischemia, Fabrizio Frizzi non è riuscito a vincere la sua battaglia e questa notte ha chiuso per sempre gli occhi a causa di un’emorragia cerebrale che è la seconda causa più comune di ictus. Nonostante la ricerca, il tasso di mortalità a causa di questa malattia non è cambiato negli ultimi 20 anni. L’emorragia cerebale è dovuta alla rottura di un vaso arterioso. Come si legge su Wikipedia, altre cause dell’emorragia cerebrale possono essere:
- Rottura di malformazioni vascolari
- tumori cerebrali primitivi o metastatici
- trasformazione emorragica di un ictus ischemico
- complicanza nell’uso di farmaci anticoagulanti
- malattie emorragiche
- deposizione di sostanza amiloide a livello dei vasi arteriosi
- ematomi
- ematomi tra la membrana meningea più esterna (dura madre) e la massa encefalica.
I sintomi di norma compaiono all’improvvio (ictus). Se il paziente è ancora vigile, tuttavia, può riferire la presenza di mal di testa e vomito. Nel paziente colpito da emorragia cerebale, il medico, solitamente, prevede un controllo periodico della pressione arteriosa. In casi specifici è previsto l’intervento chirurgico.