Non esiste una regola più semplice ed efficace per difendere la propria salute che lavarsi le mani. Batteri e virus, infatti, si annidano più facilmente sulle mani. Molti di questi germi non sono nocivi per la nostra salute, ma ce ne sono alcuni che possono scatenare delle patologie più o meno gravi: raffreddore, toxoplasmosi, congiuntivite o le infezioni intestinali possono essere provocate proprio da una carenza di igiene per le nostre mani. Gli esperti sostengono che per ridurre drasticamente il rischio di infezione è sufficiente lavarsi le mani ogni volta che si esce dalla toilette o si manipolano gli alimenti. Paradossalmente però, lavare le mani risulta un’operazione non molto frequente né nei paesi in via di sviluppo, né nei paesi occidentali. Forse pochi sanno che sulle nostre mani proliferano ben 150 specie diverse di batteri, per questo tenerle pulite, in special modo prima di consumare o preparare i cibi, è estremamente importante per la salute.
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Toccare e mangiare il cibo con le mani sporche, si sa, non è un bene per il nostro organismo, ma sappiamo davvero cosa succede se lo facciamo? A spiegare la differenza tra cibo maneggiato con mani pulite e, cibo toccato da mani sporche, è stata un Professoressa americana (North Carolina) , tale Donna Gill Allen, che ha fatto un esperimento curioso e abbastanza impressionante con alcuni suoi studenti della Cape Fear High School di Fayetteville. In pratica, la professoressa ha fatto mettere tre fette di pane in altrettanti sacchetti di plastica chiusi con uno zip. Il primo, il campione di controllo, conteneva del pane maneggiato solo con guanti nuovi e puliti, quindi sterili.
Il secondo è stato infilato nel sacchetto da mani appena lavate. La terza fetta di pane è stata invece maneggiata da bambini con le mani sporche, e poi infilata nella bustina e sigillata. Quindi chiusi ed etichettati i campioni maneggiati in altrettanti sacchetti ermetici, la docente ha atteso il tempo necessario affinché gli eventuali batteri presenti si moltiplicassero.
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Dopo alcuni giorni i campioni sono stati esaminati e la fetta di pane toccata dalle mani non lavate ha mostrato un’incredibile proliferazione batterica. Il risultato del test condotto sulle 3 fette di pane ha mostrato come la terza fetta di pane, quella maneggiata con mani sporche, presentasse visivamente una mollica dal colore discutibile: era, infatti, diventata blu-verdastra, rispetto alle restanti prime due fette che, invece, erano rimaste intatte.
Quest’esperimento non fa altro che confermare quello che i ricercatori affermano da tempo e cioè che il 15-30% delle infezioni virali e batteriche siano trasmesse dal principale veicolo di contaminazione, le nostre mani e si possono prevenire osservando un’accurata igiene. Le mani inoltre sono perennemente a contatto con la nostra bocca e durante la giornata toccano molte superfici contaminate, come cellulari, tastiere condivise, superfici esterne a cui tutti hanno accesso, in particolar modo i bambini che, all’oscuro di batteri e contaminazioni, mettono tutto in bocca senza curarsi delle conseguenze. Diviene così, importante, da parte dei genitori, in questo caso, un’accurata igiene delle mani.
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Sebbene la prima regola di una corretta igiene sia quella di lavarsi le mani, è bene sapere che non basta lavarsi le mani. E’ necessario seguire una corretta tecnica di lavaggio e detersione delle mani, utilizzando sapone ed acqua corrente, preferibilmente calda. E’ necessario pulire con cura tutte le superfici (avambracci, polsi, palmi, dorso delle mani, dita e lo spazio introno alle unghie), strofinando tutte le superfici per una ventina di secondi. Risciacquare abbondantemente e asciugare le mani con carta usa e getta, asciugamano personale pulito o phon. Ricordiamo in mani secche e screpolate i batteri nocivi proliferano più facilmente. Ecco perché è bene garantire sempre una buona idratazione quotidiana delle nostre mani.
L’organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ci indica come lavarci correttamente le mani mediante alcune semplici regole da seguire. La procedura deve durare almeno 40-60 secondi ed inizia bagnando le mani con acqua, poi applicando una quantità di sapone sufficiente a ricoprire la superficie delle mani. Bisogna strofinare le mani palmo contro palmo, passare il palmo destro sopra il dorso sinistro, e viceversa, intrecciando le dita. ripetere più volte questo passaggio, perché anche il dorso della mano e delle dita dev’essere strofinato con cura. I pollici devono ruotare e strofinare i palmi, poi le dita della mano destra ruotano e strofinano il palmo sinistro e viceversa. Infine le mani vanno risciacquate bene con acqua e accuratamente asciugate con una salvietta monouso.
L’uso di asciugamani di spugna è sconsigliato perché non vengono lavati ad ogni asciugatura e possono favorire la crescita batterica. Attenzione a chiudere il rubinetto con una salvietta se non si dispone di un lavabo con cellula fotoelettrica o a leva. Ora le mani sono pulite e sicure, almeno per un po’.
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Bisogna lavarsi le mani di frequente, ma senza esagerare per evitare di di distruggere il manto protettivo che avvolge la pelle. Si consiglia di lavarsi le mani:
Nella vita quotidiana siamo continuamente esposti a rischi di contaminazioni attraverso le mani. Basta toccare le maniglie di autobus o metro, il cellulare o la tastiera del computer, la tavoletta del water oppure i pulsanti e le maniglie della zona toilette (soprattutto pubblica) per far fare un pieno di batteri e virus alle nostre mani. Perfino stringere la mano a una persona che ha in corso un’infezione può esporci a rischi. Dal semplice raffreddore all’epatite, le mani possono trasmetterci sia batteri buoni che microrganismi nocivi.Se le mani sono sporche perché entrate in contatto con oggetti e superfici contaminati, i rischi per la nostra salute crescono notevolmente.
Il prodotto da preferire sarà quello privo di sostanze alcaline e con pH 5,5. E’ buona regola evitare prodotti disinfettanti privi di sostanze tensioattive dall’effetto detergente, perché i principi attivi che li costituiscono non eliminano lo sporco e possono distruggere lo strato idrolipidico che protegge la pelle. E’ preferibile utilizzare prodotti liquidi erogati da un distributore, in quanto anche sulle saponette vivono molti germi. In casa, si può utilizzare il classico sapone di Marsiglia che non contiene allergeni, distrugge i germi patogeni (salvo i miceti) e prepara un buon “terreno” di acidi grassi utili per la flora dermica. Ma in assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti hand sanitizers, moderni e speciali saponi a base alcolica per lavare le mani a secco. Sempre negli ultimi anni, in commercio si trovano detergenti dotati di azione battericida, ma più del prodotto scelto è fondamentale rispettare la corretta tecnica di lavaggio. Infine, ricordiamo che mettere a disposizione dei nostri ospiti (in modo particolare del medico che ci visita) del sapone appena scartato per lavarsi le mani ed un asciugamano pulito per asciugarle, è un atto di apprezzata cortesia.
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Non esista regola più semplice ed efficace per proteggere la propria e l’altrui salute che lavarsi le mani regolarmente. I germi, infatti, sono ovunque e si spostano facilmente da un punto all’altro utilizzando l’acqua, gli oggetti, gli esseri viventi e le particelle di polvere come navicelle di trasporto. Quando trovano un ambiente ideale o comunque protetto, vi si annidano e, se le condizioni ambientali lo consentono, proliferano moltiplicandosi ad un ritmo impressionante. Come già accennato, dopo una giornata fuori casa, ma anche in casa, toccando il WC o ambienti non troppo igienici, la proliferazione dei germi e dei batteri è notevolmente alta. Cosa succede, dunque al nostro organismo se non laviamo le mani in modo regolare? Anche se la maggior parte di questi germi è innocua, alcuni microrganismi possiedono caratteristiche patogene. Basti pensare alla diffusione di certe malattie, come il colera, l’ascaridiasi, la salmonellosi e l’epatite A, nei Paesi dove le norme igieniche generali e personali sono particolarmente carenti. Ma senza andare nell’eccesso su alcune patologie rare che nel nostro Paese quasi più esistono, possiamo prendere in esame alcune patologie più semplici che, di certo, la maggior parte della gente conosce, come il raffreddore, la temuta toxoplasmosi, la congiuntivite, gli ossiuri o le comuni “influenze intestinali”. A detta degli esperti, è sufficiente lavarsi le mani ogni volta si esce dalla toilette o si manipolano gli alimenti, per abbattere considerevolmente il rischio di infezione. In caso contrario, questi germi possono penetrare nell’organismo quando le mani vengono portate al naso, alla bocca, agli occhi o passano su ferite aperte, anche impercettibili a occhio nudo.
Alcuni batteri, inoltre, hanno sviluppato una notevole resistenza agli antibiotici ed è quindi importante prevenire l’infezione lavandosi accuratamente le mani, soprattutto se la persona ha un sistema immunitario debilitato (un banale raffreddore potrebbe complicarsi in una bronchite cronica). Ecco che lavarsi le mani è un gesto indispensabile e utile per prevenire complicazioni di qualsiasi tipo, e questo è ancora più importante quando si pensa al cibo, perché maneggiare il cibo con le mani sporche è il modo più veloce per farsi del male gratuitamente.