La pasta è un piatto che non tutte mangiano per paura di ingrassare, infatti quando si inizia una dieta dimagrante, il primo pensiero che molti fanno è di dover dire addio al bel piatto di pastasciutta. Non è sempre vero, sarà il nutrizionista che vi seguirà che potrà ritenerlo opportuno o no, al massimo vi ridurrà le quantità.
Mangiare la pasta aiuta a rilassarci e a dormire, favorisce il dimagrimento ed è un’ottima alleata del buon umore. Secondo l’endocrinologa e nutrizionista Serena Missori, che in occasione della 19a Giornata Mondiale della pasta (World Pasta Day) ha affermato che: “Non è vero che la pasta faccia ingrassare, anzi ci metterebbe di buonumore, contribuendo a farci rilassare e dormire meglio”.
Scopriamo con CheDonna.it se mangiare la pasta fa bene e inoltre se è preferibile al dente oppure no, quali sono i benefici per il nostro organismo.
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Se vi distraete e la cottura si prolunga più del dovuto, la nutrizionista Missori consiglia di passare la pasta sotto acqua corrente fredda. Nella pasta al dente l’amido è trattenuto nella rete proteica del glutine e quindi viene assimilato più lentamente e non si verificano i gonfiori addominali.
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Le persone che hanno particolari problemi intestinali possono consumare la pasta di riso integrale, o di grano saraceno, ma sempre cotta al dente, rientrano in questa categoria persone con:
La pasta integrale o al grano saraceno consentono un rilascio più lento degli zuccheri così che l’organismo li possa assorbire ed utilizzarli gradualmente.
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Secondo la nutrizionista Missori, anche i condimenti sono molto importanti, contrariamente a quanto si immagina, anche la pasta carbonara offre dei vantaggi per la salute, soprattutto alla tiroide grazie al mix proteico.
La pasta è un piatto che non tutte mangiano per paura di ingrassare, infatti quando si inizia una dieta dimagrante, il primo pensiero che molti fanno è di dover dire addio al bel piatto di pastasciutta. Non è sempre vero, sarà il nutrizionista che vi seguirà che potrà ritenerlo opportuno o no, al massimo vi ridurrà le quantità.
Il consiglio è condirla con ingredienti semplici e poco calorici, come l’aglio, l’ olio rigorosamente extravergine e un pò di peperoncino, condimento che aiuta a sciogliere i depositi di grasso e dà una sveglia al metabolismo.
La pasta si può mangiare anche di sera, basta non eccedere con le porzioni, si può iniziare il pasto con una porzione di verdura cruda, che aumenta la sazietà.
Poi si mangia la pasta e si prosegue con un piatto di verdure grigliate o saltate in padella, ma non bollite. Le fibre contenute nelle verdure, daranno un’ulteriore contribuito per il controllo della glicemia nel sangue. La dottoressa sfata un altro mito afferma che: ” non è vero che mangiare la pasta di sera faccia ingrassare, anzi ci rilassa e ci aiuta a dimagrire”.
Mangiare di sera la pasta offre un vantaggio soprattutto per chi soffre di insonnia ed è particolarmente stressato, questo perchè l’assorbimento dell’amminoacido triptofano favorisce la sintesi dell’ormone melatonina e della serotonina. Questi due ormoni favoriscono il rilassamento e conciliano il sonno, infatti sono direttamente coinvolte nei processi che regolano il ritmo circadiano. Inoltre l’azione dimagrante della pasta è associata direttamente al benessere psicologico che riesce a regalarci. Quando si è più rilassati, si riducono notevolmente gli ormoni dello stress, come il cortisolo, la cui abbondanza va a catalizza l’aumento del peso.
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La pasta al dente è sicuramente migliore di quella scotta, Quest’ultima restando per troppo tempo nell’acqua bollente si verifica una dispersione eccessiva di amido e un conseguente aumento del glutine. Quindi il risultato sarà una pasta pesante, collosa e poco digeribile.
La cottura al dente, allunga un po’ la digestione perché si riduce il contenuto di amido, ma è vantaggiosa sotto il profilo glicemico. Se la pasta al dente è condita o associata alle verdure soprattutto quelle amare, offre ancora più benefici per chi soffre di disturbi intestinali, senza contare la riduzione nella ritenzione idrica.
Inoltre la pasta cotta al dente mantiene invece intatte le sue proprietà nutritive, perché i granuli di amido vengono idratati a sufficienza ma non al punto da “esplodere”. Mentre la pasta più cruda, non è sempre digeribile in quanto non attaccabile dagli enzimi digestivi.