Intervista esclusiva a Marco Materazzi al Chiambretti Night
Al Chiambretti Night è la serata dei ‘bad boys’, e quale miglior bad boy del difensore interista più discusso di tutti i tempi per le sue alzate di testa, Marco Materazzi?
E’ lui il protagonista della serata del Night del palinsesto Mediaset.
A sei anni inizia come guardalinee (fino agli otto non si può giocare) pur di stare nel mondo del calcio, anche se il papà lo voleva campione di pallacanestro.
“Come si fa ad avere il rispetto dei compagni senza giocare mai?” chiede il padrone di casa. “Chi mi conosce sa che sono un bravo ragazzo, gli altri no. E’ la quotidianeità che mi fa essere un buon riferimento per gli altri”.
“Dalla tribuna sei riuscito a prendere 2 mesi di squalifica…tutta colpa di Cirillo. Eri in tribuna e incitavi i tuoi compagni a puntare su di lui perchè era un bidone, alla fine a Cirillo girano i coglioni ed esce con un labbro rotto” incalza Chiambretti “Ormai ci siamo chiariti, in quella circostanza io sbagliai, ma nel tunnel fu lui a venire da me e mi disse ‘è inutile che scappi, sei un coniglio figlio di p….’, è normale che poi parti!”.
Chi ama il calcio, e saprattutto l’Inter, avrà notato una strana danza fatta da Materazzi con il compagno Eto’o durante le partite, con delle buste tra le mani, si cerca di capire in puntata cosa stiano a significare quelle due buste, ma Marco sembra proprio non cedere a pettegolezzi in merito “Per me è una cosa scherzosa, ma per qualcuno potrebbe diventare antipatica, quindi non lo dico….” ci lascia con il dubbio!
Va poi in onda un RVM del 22 maggio, dopo la vittoria della Coppa dei Campioni, nel quale si vede un momento emozionante per Marco, un abbraccio con tanto di lacrime tra lui e Mou “Me lo sentivo che se ne sarebbe andato, gli dicevo ‘non te ne andare, non te ne andare’, ma lui non mi rispondeva….”
qui di seguito vi riproponiamo il momento dell’addio fuori dal Bernabeu
“Mai avremmo pensato di vedere Leonardo con la casacca nerazzurra” esclama Chiambretti tanto per introdurre il discorso di un fantomatico contratto (mai) firmato tra Marco e il Milan nel 2006.
“Stavo per venire al Milan è vero, ma non avevo messo nessuna firma, Brambati non mi ha mai fatto vedere il contratto che lui diceva di avere in mano firmato, quindi il contratto non c’era!”.
Alla chiaccherata si aggiungono anche Luciano Gaucci e Francesco Renga, interista nell’anima.
In merito ad una maschera di Berlusconi che Marco si mise alla fine di una partita, il difensore ammette “Il venerdì ero andato a far la spesa coi miei figli, era carnevale e c’era questa maschera, e ho detto ‘se domenica vinciamo me la metto’…..abbiamo vinto!”
“Cos’è la violenza?” “La violenza è la quotidianeità, ogni TG è violenza, per salvare i bambini dalla violenza si potrebbe iniziare a spegnere la TV”, Chiambretti ringrazia Marco a nome dell’azienda per questo incitamento ‘poco commerciale’!
“Su Marco non si trovano paparazzate, viaggia in economy. Solo una volta in Rai andò una fiction nella quale ti si offendeva dandoti del bastardo, tu chiedesti alla Rai di darti un euro per ogni spettatore di questa fiction, un importo come 2.000.000, ti sono mai arrivati?” “No, hanno insabbiato tutto, io sulle cavolate ci scherzo, ma se mi si da del bastardo gratuitamente non ci sto!”.
“Marco è un giocatore che ha vinto tutto, Champions, Coppa del Mondo, Campionato del Mondo, insomma più di Platinì!” conclude Chiambretti, con un RVM delle numerose vittorie del difensore.
Così, con questo tributo di ricordi finisce la puntata dedicata all’angelo cattivo dell’Inter, del giocatore più discusso, ma Marco consolati, come si suol dire…Bene o male, purchè se ne parli, e di te, non si smette proprio mai!