La first lady americana Michelle Obama, moglie del presidente Barack Obama, nel mese di marzo intraprenderà delle visite in Giappone e in Cambogia per promuovere l’educazione delle bambine di tutto il mondo.
Secondo quanto ha reso noto la Casa Bianca, il viaggio, in programma dal 18 al 22 marzo, fa parte iniziativa “Let girls learn“, promosso dall’amministrazione Obama e mirata ad ampliare l’accesso all’istruzione per oltre 62 milioni di bambine e ragazze alle quali viene negato il diritto di andare a scuola.
Inoltre, la mancanza di educazione, secondo quanto ha riferito Tchen, il responsabile del Consiglio della Casa Bianca sulle donne e le ragazze, non solo limita le opportunità economiche alle giovani donne ma le rende anche più vulnerabili a virus quali Hiv, al matrimonio precoce e forzato o la violenza di genere. Tanto che secondo gli osservatori le ragazze istruite e le loro famiglie hanno invece maggiori possibilità di avere una migliore qualità di vita.
L’iniziatica “Let girls learn” ha attivato alcuni programmi in Africa e nel Medio Oriente dedicati alla formazione, la salute e nutrizione, la violenza di genere e contro il matrimonio forzato.
Lo stesso presidente americano ha chiesto al Congresso ulteriori 250 milioni di dollari di fondi per l’iniziativa. Secondo quanto ha poi aggiunto Tchen, l‘amministrazione prevede di ottenere ulteriori finanziamenti da parte del settore privato, filantropi, fondazioni e altri donatori.
La first Lady americana sarà accompagnata in Giappone da Akie Abe, moglie del premier giapponese Shinzo Abe, la quale, come sottolineato da Michelle “condivide la nostra passione per l’istruzione delle bambine”. Inoltre sarà presente anche Caroline Kennedy, ambasciatore americano in Giappone, durante le tappe previste a Kyoto e Tokyo.
In Cambogia, invece la signora Obama si recherà a Siem Reap e incontrerà i volontari del Peace Corps che sostengono l’iniziativa. I volontari operano in oltre 60 paesi nell’ambito dell’iniziativa “Let girls learn” che sarà anche lanciata a breve in Albania, Benin, Burkina Faso, Cambogia, Georgia, Ghana, Moldavia, Mongolia, Mozambico, Togo e Uganda e sarà poi estesa ad altri paesi.
“Sono convinta che un mondo in cui le ragazze vengono educate sarà un luogo più sicuro, più stabile e più prospero”, ha dichiarato la first lady in una conferenza stampa.