Mika: “Matrimoni gay: questione di garantire la libertà di scelta”

Il cantante britannico di origine libanese Mika, volto noto di X Factor, tornato in Italia per prendere parte come giudice e coach a X Factor 9, si svela in una intervista a Vanity Fair nella quale racconta alcuni episodi che hanno segnato la sua vita e sostiene anche la causa dei matrimoni tra gay.

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“Qualche tempo fa, ho sentito un tizio che diceva: Ormai solo i gay vogliono sposarsi. Forse voleva fare lo spiritoso ma può essere molto pericoloso denigrare la normalità. Non stiamo parlando di diventare tutti uguali, stiamo parlando di garantire la libertà di scelta“, ha detto il cantante, sottolineando che “si tratta di proteggere le persone dalle discriminazioni di dare a tutti gli stessi strumenti per poter riuscire nella vita”.

Emarginazione e creatività

“Una volta la comunità gay era più creativa perché emarginata? Ricordiamoci che l’obiettivo di tutte quelle espressioni artistiche, musicali, letterarie era arrivare all’uguaglianza – prosegue il cantante-. Non si è lottato per la normalità, ma per gli stessi diritti. Ci sono posti nel mondo dove uomini e donne vengono linciati, persino uccisi, perché omosessuali. Dire che la normalizzazione dell’omosessualità ha reso i gay meno creativi sarebbe come dire che la lotta per l’eguaglianza fra i sessi ha reso le donne meno interessanti”.

L’incidente della sorella Paloma

Tra le altre rivelazioni, Mika racconta che alcune delle sue più belle canzoni sono state scritte dopo l’incidente che ha coinvolto sua sorella Paloma nel 2010 quando precipitò da una finestra: “Una sua amica bussò alla mia porta alle quattro del mattino. Mi disse che mia sorella era precipitata dalla finestra del suo appartamento. Ero in boxer e T-shirt, corsi fuori, senza vestiti, senza scarpe. La polizia mi bloccò. Mi dissero che potevo scegliere: aspettare che arrivasse l’ambulanza o andare da lei subito. Pensai che dovevo vedere con i miei occhi che cosa era successo per poter affrontare la situazione. Da allora non sopporto le persone che bussano. Fuori dal mio camerino c’è sempre un cartello: Non bussate…”.

“Appena ho saputo che non era in pericolo di vita, sono scappato. Ho preso un volo per Montréal. La prima notte che trascorsi là scrissi Underwater, il giorno dopo Origin Of Love. Non sapevo che cosa avrei fatto dopo”, ha raccontato Mika, che ricorda che si trattò del suo primo distacco con il compagno, il film-maker di origini greco-inglesi Andreas Dermanis.

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