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Milano, ragazzo morto in gita: “Non è accidentale”. La disperazione della madre

Una gita studentesca finita in tragedia e un dramma per la famiglia di Domenico Maurantonio, il ragazzo di 19 anni precipitato da una finestra dell’Hotel dei Principi dove alloggiava una scolaresca di Padova venuta a Milano per vistare Expo 2015.

Mentre proseguono le indagini sul caso e si attendono gli esami tossicologici, la madre del giovane si lascia andare ad un urlo straziante condiviso sul suo profilo Facebook, dove ha scritto: “Ho affidato il mio unico figlio, sano e in buona salute, all’Istituzione scolastica. Mi verrà riconsegnato cadavere“, aggiungendo che “se fosse rimasto a casa, sarebbe vivo”.

Il dolore della madre di Domenico

Nel post la donna, che è un’insegnante di italiano e latino, commenta i primi risultati dell’indagine per cui gli inquirenti che hanno scartato l’ipotesi di un suicidio, si stanno orientando sul fatto che il ragazzo abbia accusato un malore per cause naturali, o un malore provocato da uno scherzo dei compagni di scuola, che forse per gioco hanno dato qualche sostanza sospetta all’insaputa della giovane vittima: L’hanno lasciato morire solo. L’hanno lasciato morire, solo e nell’indifferenza generale. Non ci sono lacrime né parole che possano esprimere il vuoto, la privazione, l’assurdità di tutto, il silenzio innaturale, il dolore”, scrive la donna, sfogando il suo dolore e ricordando la dedizione per il figlio.

“Ho trascorso questi ultimi vent’anni amandolo, curandolo, ascoltandolo, condividendo con lui le sue conquiste, le sue gioie, i suoi insuccessi; sostenendolo e costruendo con lui ogni momento, perché acquisisse solide radici ma anche valide ali per volare. Non si è tolto la vita. Era sereno, felice. Aveva mille passioni”, prosegue la madre, sicura del fatto che il figlio non avrebbe mai pensato a suicidarsi.

Le indagini

Gli inquirenti hanno interrogato i compagni di scuola della vittima e in base alla ricostruzione dei fatti, come riporta il quotidiano Repubblica, Domenico è precipitato da quella maledetta finestra con i pantaloni e gli slip abbassati, forse mentre stava tentando di fare qualche bisogno fisiologico che lo aveva sorpreso nella notte. Il ragazzo si sarebbe seduto sul davanzale della finestra, alto un metro e dieci da terra e largo circa 40 centimetri e potrebbe aver perso l’equilibrio, cadendo, trascinato dal peso del corpo.

L’autopsia condotta sul corpo della vittima non ha rivelato nulla di incompatibile con la morte che è stata causata dai traumi della caduta. I medici legali stanno ancora tentando di verificare i lividi presenti sul braccio di Domenico, anche se non vi sarebbero elementi che fanno pensare ad una colluttazione violenta.

Dal canto loro gli studenti hanno raccontato che sabato sera, dopo cena, hanno festeggiato tra di loro e che si sono spostati da una camera all’altra. Verso le 2h di notte si sarebbero tutti ritirati nelle loro stanze per andare a dormire così come Domenico che era con loro. Forse, il ragazzo si è sentito male durante la notte e si è alzato per andare al bagno, senza i suoi occhiali. Il bagno con molte probabilità era occupato e lui si sarebbe allora diretto nel corridoio dell’albergo, dove avrebbe trovato quella maledetta finestra della scala antincendio dalla quale è precipitato. Dagli accertamenti sono state trovate anche delle tracce biologiche di Domenico nel corridoio. Elementi che attestano la ricostruzione dei fatti.  Gli inquirenti attendono gli esami tossicologici per capire se il ragazzo avesse ingerito dei lassativi, anche involontariamente, magari per una “goliardata” dei compagni di scuola.

L’unico elemento un po’ sospetto è che Domenico non si separa mai dai suoi occhiali  per la sua forte miopia. Tra gli studenti che sono stati interrogati vi sono anche i tre ragazzi che dormivano nella stanza con la vittima ma non hanno fornito elementi utili a sciogliere l’enigma. Uno di loro che si è alzato verso le 5h del mattino per andare al bagno, ha riferito che Domenico non era nella stanza a quell’ora.

Altre ipotesi

La polizia che sta svolgendo le indagini ipotizza che il ragazzo sia stato colto da un “malore che ha spinto il giovane a cercare una toilette fuori dalla sua stanza”. Un mal di stomaco che potrebbe far pensare a problemi intestinali per cui Domenico non riuscendo a trattenersi è andato di corsa nel corridoio per cercare un bagno. Trovando la finestra, il ragazzo ha pensato che poteva essere una soluzione per la sua esigenza. Una soluzione che è stata fatale. Tra le altre ricostruzioni si potrebbe pensare che Domenico sia stato chiuso fuori dalla sua camera e che avrebbe tentato di raggiungere dalla finestra del pianerottolo e da lì provato a saltare fino al balcone della stanza. Secondo alcune indiscrezioni riportate da Panorama, il “livido trovato sul suo braccio rivelerebbe un tentativo da parte di qualcuno – presumibilmente uno dei suoi compagni di stanza – di afferrarlo e impedirne la caduta”.

 

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