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Milano, ragazzo morto in gita: s’indaga per omicidio colposo. Oggi i funerali

Le indagini sul decesso di Domenico Maurantonio, lo studente di 19enne precipitato dalla finestra di un hotel di Milano, dove era in gita con la scuola, stanno arrivando ad una svolta.

La madre del ragazzo aveva scritto un messaggio straziante, colmo di disperazione e di dolore, chiedendo a chi fosse al corrente di quanto accaduto al figlio di parlare. La donna, fin dall’inizio, aveva scartato l’ipotesi di un suicidio, come accertato subito dalla polizia che nell’ambito delle indagini ha fatto emergere nuove verità sulla tragedia.

Il malore di Domenico

Durante gli interrogatori dei compagni di classe, alcune dichiarazioni risultavano discordanti. Dai rilevamenti effettuati sul posto della tragedia, gli inquirenti avevano ricostruito gli ultimi movimenti di Domenico. Secondo la pista seguita dalla polizia, lo studente, dopo  i festeggiamenti con gli altri studenti, durante i quali è stato fatto un uso di alcool, si sarebbe sentito male durante la notte e avrebbe cercato il bagno che era occupato. Pressato dal bisogno urgente, Domenico si sarebbe precipitato nel corridoio dell’albergo e avrebbe cercato di espellere i suoi bisogni dalla finestra che è stata fatale.

Un malore che per gli investigatori è stato provocato da qualche sostanza. Inizialmente era trapelata la notizia che un compagno di classe avrebbe sciolto del lassativo nella birra di Domenico. Ma secondo le dichiarazioni del capo della Squadra Mobile di Milano, Alessandro Giuliano, “al momento non ci risulta che sia stato somministrato del lassativo a Domenico Maurantonio né abbiamo mai parlato di un simile medicinale. A maggior ragione smentiamo che sia stato identificato chi lo ha versato”. La Questura di Milano ha invece tenuto a precisare che “nel rigoroso rispetto delle indagini e nel doveroso rispetto del dolore dei genitori, gli investigatori si astengono da qualsiasi comunicazione non fondata su elementi concreti”. Dall’autopsia della vittima risulta la presenza di residui alcolici in stomaco e intestino, e non vi sarebbero altre tracce. Si attendono entro domani i risultati degli esami tossicologici che potrebbero fornire ulteriori dettagli fondamentali. Intanto, si apprende che alcuni ragazzi si sono sottoposti al test del Dna volontariamente.

Dal canto suo la preside dell’istituto ha sostenuto che “non posso nemmeno lontanamente immaginare che i compagni di classe abbiano visto cadere Domenico dalla finestra e siano tornati a dormire senza avvertire i professori”.
“Se sarà questa la verità allora andrò in pensione perché questo mestiere non mi apparterrà più”, ha poi aggiunto Maria Grazia Rubini.

I funerali di Domenico

Le indagini stanno proseguendo a tutto campo e nel giorno dei funerali di Domenico che si sono svolti ad Altichiero c’è un profondo sgomento anche da parte del corpo dei docenti del liceo scientifico Ippolito Nievo di Padova, frequentato dalla vittima. I tre professori che erano in gita con la classe avrebbero appreso della morte di Domenico la mattina seguente quando il personale dell’albergo ha mostrato la fotografia scattata con il cellulare che ritraeva il corpo del ragazzo a terra nel cortile. Tanto che uno dei professori, il docente di storia dell’arte, dopo un malore è stato portato all’ospedale.

Durante l’omelia in una chiesa gremita di giovani, il parroco don Lorenzo ha fatto un appello a tutti gli studenti chiedendo che la verità venga fuori: “Se tutta la verità è uscita, bene. Se ce n’è ancora di nascosta sotto il magone e la paura, speriamo che la si lasci uscire al più presto per quanto male possa fare. Perché solo con la verità c’è futuro e libertà”, ha detto il sacerdote.

Il padre di Domenico, Bruno Maurantonio ha tenuto a sottolineare che “tutti abbiamo un debito di verità e coscienza nei confronti di Domenico. Era il mio amico, il mio eroe. Mi prendeva in giro perché diceva che ero troppo vecchio, ma lui ci ha lasciato troppo giovane. Per raccontarlo mi ci vorrebbero 19 anni, non so se avrò la forza di andare avanti. Ha lasciato qualcosa di importante che noi dobbiamo portare avanti”.

Le ipotesi di reato sul decesso di Domenico

La procura di Milano sta ora indagando per omicidio colposo, ritenendo che il decesso di Domenico sia stato provocato da un “gesto imprudente”. Vi sarebbero ben tre ipotesi di reato: lesioni colpose (per una possibile sostanza somministrata a Domenico), morte e omissione di soccorso (nel caso in cui qualcuno abbia visto precipitare Domenico).

Sul fatto, la preside, intervistata dall’Huffington post, ha poi lanciato l’idea di una pista alternativa riferendo che “un uomo slavo si aggirava nel corridoio del piano dove dormivano gli studenti” e che sarebbe stato visto da due compagne di classe di Domenico che hanno riferito che “le aveva aiutate ad entrare nella stanza con la tessera”. Secondo la preside si tratta di “un ospite che usciva sulla scala d’emergenza per fumare, una persona sconosciuta. Non so se gli inquirenti stiano indagando in questa direzione, lo auspico perché i ragazzi della classe di Domenico sono stati messi alla berlina e dipinti come dei mostri”, ha poi tenuto ad aggiungere la Rubini.

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