TUTTI PAZZI PER LA KEFIAH – Sembra essere uno degli accessori più in voga tra le fashion victim e potrebbe diventare uno dei protagonisti indiscussi della prossima estate: stiamo parlando del Chèche, più comunemente conosciuto come Kefiah, il particolare foulard a tre punte importato dall’Oriente.
In seta pregiata, in cotone o in cashmere, la kefiah nasce come indumento per proteggere i nomadi del deserto dal vento e dai raggi solari dannosi: non a caso infatti lo si può utilizzare anche per coprire il capo.
Diventata del 1936 l’emblema della protesta palestinese contro la colonizzazione inglese, la kefiah è giunta fino a noi attraverso la cultura punk negli anni ’80 e con il passare del tempo è riuscita a liberarsi dalle sue radici anarchiche per trasformarsi in un simbolo di democrazia ed uguaglianza.
Sono molti gli stilisti che si sono letteralmente innamorati di questo accessorio e che l’hanno riproposto in passerella totalmente liberato da qualsiasi significato politico e culturale: da Balenciaga, che già nel 2006 fece sfilare eleganti kefiah su abiti haute couture a Giorgio Armani che ha dedicato la sua ultima collezione primavera/estate alle donne Tuareg, presentando in sfilata turbanti e foulard ispirati proprio alla moda del deserto.