Mosaico di donna-Vetustà, cinque donne nella storia

Non apparire mai superiore ad un uomo: questo è l’unico peccato che mai potrà essere condonato. I giochi di equilibrio tra ciò che dovremmo essere agli occhi esterni e quello che siamo nel profondo del cuore, ci hanno reso combattive, risolute, capaci di qualsiasi gesto. Non conta quello che la storia tramanda: conta ciò che siamo state per noi stesse; conta ciò che abbiamo fatto per proteggere e custodire quel che andava tutelato“.

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Mosaico di donna-Vetustà è un’ambiziosa tetralogia teatrale tutta al femminile, che attraversa epoche e culture lontane (dall’ antichità al tempo presente) e di cui Vetustà costituisce la prima parte. Penelope, Messalina, Rosvita Di Gandersheim, Costanza D’Altavilla e Christine de Pizan: cinque donne della Storia che si raccontano, cinque protagoniste di storie non tramandate.

Donne che sfidano il loro tempo e la loro condizione di genere per rompere gli schemi storici e culturali a cui erano costrette.

Ardua e poco convenzionale, la scelta delle protagoniste esprime il desiderio di dar voce e corpo, non alle grandi eroine che la cultura ha presentato, ma alle mute storie di altre donne che nell’antichità hanno fatto parlare di loro, potenziando con il loro ingegno e con la loro forza, la loro condizione di donna.

L’atto unico, realizzato con sapiente intreccio di monologhi narrativi e dialoghi serrati, di teatro di narrazione, teatro classico e interventi coreografici, racconta un’altra storia, un’altra letteratura, quella che vuole e deve porsi accanto a quella accademicamente conosciuta, che parli e renda più chiare le condizioni storiche e sociali che hanno portato a “classificare” (e imporre), di epoca in epoca, il ruolo delle (alle) donne, con la speranza di contribuire a creare uno sguardo critico e consapevole rispetto a quanto ogni giorno accade intorno a noi.

” Vetustà dà voce a figure che voce non hanno più. La focalizzazione, di volta in volta, sposta il proprio angolo per curiosare nella tradizione storica, nelle leggende tramandate, nell’autoapologia che ogni protagonista fa di sé. Le menzogne, gli attacchi, le critiche, le verità nascoste, le costruzioni ad arte, le persecuzioni, le divinizzazioni, le rimozioni, convivono in una narrazione che rimane strettamente legata all’immagine della donna codificata nel corso dei secoli. Prendendo spunto dalle vite di personaggi che hanno avuto un peso significativo nell’immaginario, nel mito, nella veridicità della documentazione, “Mosaico di Donna”, a dispetto della grandezza di tali figure, racconta storie di sentimenti eterni, di azioni estreme e ineluttabili, di ostacoli, vincoli, difficoltà, preoccupazioni, affanni vicini al nostro sentire”. (Cecilia Bernabei)

Mosaico di donna – Vetustà, spettacolo promosso da ChiPiùNeArt e Possibility. Scritto e diretto da Cecilia Bernabei, con la direzione artistica di Marco Amabile. Con Elena Baroglio, Maria Stella Di Nardo, Giulia Di Nicola, Angela Telesca e con la partecipazione di Andrea Donatiello. Scene e costumi di Francesco Teutonico. Coreografie di Francesco Gara.

Con il patrocinio del Comune di Roma Capitale e del Movimento Eudonna.

Teatro San Genesio (Via Podgora) a Roma, 17 aprile ore 21.30.

PER INFORMAZIONI: 3208955984

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