L’album “Giocando con i bottoni” (distribuito in Italia da Artist First) contiene 14 composizioni inedite per pianoforte solo che si muovono tra tradizione classica e musica pop, fotografando sensazioni, immagini e ricordi dell’infanzia e del presente di Giulia Mazzoni. Attraverso uno stile musicale romantico, minimalista ed impressionista, il disco fa della semplicità il suo elemento cardine.
Questa la tracklist di “Giocando con i bottoni”: “Apri gli occhi”, “Giocando con i bottoni”, “Piccola luce”, “Il labirinto”, “Frammenti di vetro”, “Omino rosso”, “L’ultimo caffè”, “Where and when?”, “L’albero di Mondrian”, “Elefantino di pezza”, “La fabbrica delle illusioni”, “Nella rete della luna”, “Lia”, “La cavalcata delle nuvole”.
Giulia Mazzoni, giovane pianista di Prato, studia attualmente al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. A 16 anni cura gli arrangiamenti e l’esecuzione di alcuni brani per lo spettacolo “Premio Fairplay”, che va in scena al Teatro Metastasio di Prato. Nel 2011 viene rappresentato presso il Teatro Metastasio di Prato e presso il Teatro Buratto del Pime di Milano lo spettacolo “Il viaggio: dialogo tra musica, pittura e parola”, scritto e diretto da lei stessa. Giulia compone ed esegue in scena anche le musiche, ottenendo ottime critiche. Nel 2013 riceve il Premio Ciampi per la “Migliore cover di Piero Ciampi” e si esibisce sul palco del Concerto di Natale. Nel 2014 presenta alcuni brani tratti dal suo album all’inaugurazione di Eataly Smeraldo Milano; in estate, calca il prestigioso palco del Ravello Festival e si esibisce a Faenza in occasione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti. Nel 2015 Giulia viene scelta come unica donna della compilation “Eataly Live Project” (Sony Music) con il brano “Where and when?”, suona come pianista resident per AUDI a Milano e accompagna, per la prima volta suonando le sue composizioni all’organo, l’attore Marco Baliani a Bologna. Il 4 luglio 2015 ha accompagnato al pianoforte l’attrice Chiara Buratti nello spettacolo “L’ultimo giorno di sole”, al Teatro Alfieri di Asti per la regia di Fausto Brizzi.