Hai mai sentito parlare di nanoblading? Scopri con noi questa tecnica rivoluzionaria per le tue sopracciglia.
Non c’è ombra di dubbio che molte di noi hanno una forte opinione sul modo in cui le sopracciglia dovrebbero apparire. Per esempio, negli anni ’90, più le sopracciglia erano sottili e arcuate, meglio era.
Negli ultimi anni invece, sono diventate molto comuni le sopracciglia piene e morbide. Ma a prescindere dalle preferenze personali, oggigiorno ci sono vari modi per modificarle a nostro piacimento. Tra le varie tecniche troviamo il nanoblading. Ma di cosa si tratta? Continua a leggere per scoprirlo.
Quando si parla di nanoblading, ci si riferisce a una forma di tatuaggio delle sopracciglia che utilizza un piccolo dispositivo portatile. Quest’ultimo include un ago molto sottile per applicare l’inchiostro sotto lo strato superficiale della pelle.
L’ago non fa altro che depositare l’inchiostro sotto la pelle in modo da imitare i veri peli delle sopracciglia. In questo caso l’inchiostro è semipermanente e quindi svanisce nel tempo, il che è ottimo nel caso in cui si voglia cambiare look.
La durata dipende da diversi fattori, come il tipo di inchiostro utilizzato e il tipo di pelle. Ma la durata massima è di due anni e mezzo. Però, a prescindere dalla tecnica di tatuaggio delle sopracciglia scelta, in genere sono necessari uno o due ritocchi. Se noti un leggero sbiadimento e vuoi coprirlo in attesa del tuo prossimo appuntamento, puoi ricorrere ad una matita per sopracciglia a punta fine.
Probabilmente hai già sentito parlare di microbalding e quindi ti starai chiedendo quali sono le differenze sostanziali tra queste due tecniche. Innanzitutto, sono diversi gli aghi utilizzati durante il trattamento. Infatti, a differenza del nanoblading, il microblading utilizza in genere più aghi alla volta e più spessi. Diversa è anche la durata. Il microblading dura in genere da uno a due anni, mentre il nanoblading dura fino a due anni e mezzo.
Inoltre, il microblading è sì una tecnica molto efficace per riempire le sopracciglia, ma non è preciso come il nanoblading. Non solo, quest’ultimo, siccome utilizza un ago più sottile, è meno invasivo e traumatico per la pelle. Per questo motivo, il tempo di guarigione è in genere più breve.
Come per molti trattamenti di bellezza, per mantenere i migliori risultati è fondamentale un’adeguata cura successiva. In generale a seguito del nanobalding, ti consigliamo di evitare di indossare il trucco vicino all’area, dall’esporla a troppa luce solare, dall’eccessiva sudorazione e dal nuotare per almeno una o due settimane. È anche una buona idea tenere lontani dalla zona in questione gli esfolianti chimici aggressivi per evitare lo sbiadimento.