Ecco perchè dovresti iniziare a girare nudo per casa per sentirti davvero bene.
C’è una grande differenza tra il modo in cui gli altri ci vedono e la percezione che abbiamo di noi stessi. Infatti, a differenza dell’altro, l’immagine che vediamo del nostro corpo è impressa da sentimenti, ricordi ma anche giudizi che abbiamo affrontato.
Psicologi e ricercatori hanno esaminato i diversi modi che aiutano ad essere soddisfatti della propria immagine corporea, specialmente attraverso attività naturiste, ecco cosa rivelano queste ricerche recenti.
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Naturismo, perchè fa bene al morale?
In uno studio basato su un sondaggio online di 24 naturisti e l’intervista di un centinaio di partecipanti a un evento naturista, il Dr. Keon West ha scoperto che le attività naturiste hanno un effetto positivo sull’immagine del corpo, stima di sé e soddisfazione generale. I risultati hanno mostrato che essere nudo promuove una buona immagine e autostima, che migliora la qualità della vita e del morale. Inoltre, e ancora secondo lo studio in questione, la nudità dell’altro e il fatto di vederlo avrebbero anche un effetto positivo, ancor più che il semplice fatto di essere nudi. Il naturismo, sotto ogni punto di vista, sarebbe quindi una pista favorevole in termini di sviluppo personale, anche se ci si dovrebbeaffidare ad una ricerca più minuziosa per scoprire l’entità dei benefici del naturismo secondo lo stesso Dr. West.
Naturismo, un modo di vivere particolare
Il naturismo è un modo di vivere particolare con vantaggi ma anche svantaggi perché non è necessariamente adatto a tutti.
I puristi di questa pratica spiegano che è una filosofia di vita, per raggiungere un benessere fisico e mentale. Questa filosofia è fatta di valori umani tra cui tolleranza, rispetto per se stessi e degli altri. La nudità promuove lo scambio e riduce le barriere socio-economiche, nonché i limiti sociali di una disabilità. L’altro viene accettato così com’è, senza artificio e / o giudizi. Inoltre, sembra che il naturismo promuova l’auto-accettazione in età adulta se viene praticato durante l’infanzia. Questo è il motivo per cui molte persone, incluse le famiglie con bambini, partecipano alle attività naturiste, specialmente durante le vacanze estive.
Tuttavia, nell’età adulta o durante l’infanzia, il naturismo non viene vissuto da tutti allo stesso modo e può essere un vettore di sofferenza, se è una scelta imposta e non una volontà. Questo particolare aspetto è stato riportato da una persona la cui testimonianza, è stata pubblicata sulla rivista Psychologies. Quest’ultimo racconta di alcune vacanze trascorse in un campeggio naturista, una scelta decisa dai suoi genitori. Spiega che durante l’infanzia, il naturismo non rappresentava un problema per lui, ma che dall’adolescenza, verso i 14-15 anni, aveva iniziato ad avere difficoltà a praticare attività di nudismo, soprattutto perché aveva sempre dovuto mantenere il segreto di questa pratica, in modo da non contaminare la reputazione dei suoi genitori e proteggersi dalla potenziale presa in giro dei suoi compagni. Ma anche perché il suo corpo si stava evolvendo e le sue attrazioni maschili erano diventate una fonte di complessi.
L’adolescenza è un periodo di sviluppo, sia fisico che psichico e interrogativo. Durante questa fase tra l’infanzia e l’età adulta, quando l’attività ormonale è intensa, la sessualità si sviluppa e assume un carattere più concreto. Ciò influisce sulla percezione del proprio corpo e sulla capacità di mettere in prospettiva il giudizio dell’altro in base ai propri sentimenti. Quindi praticare le attività naturiste in un momento di tale sconvolgimento, comporta correre il rischio di affrontare complessi.
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