La nausea in gravidanza è un disturbo molto fastidioso che colpisce diverse donne. Scopriamo alcuni rimedi naturali per combatterla.
La nausea in gravidanza è un disturbo molto frequente che colpisce fino all’80% delle gestanti. Un malessere che si manifesta soprattutto al mattino ma che può comparire anche in altri momenti della giornata.
Si tratta di uno dei sintomi più frequenti all’inizio di una gravidanza che insorge in genere tra la quinta e l’ottava settimana, raggiungendo l’apice tra la 12esima e la 14 esima settimana.
Oltre alla nausea e al vomito si può manifestare anche una percezione alterata dei sapori e una sensibilità agli odori più accentuata. Esistono però alcuni rimedi naturali per alleviare la nausea in gravidanza. Scopriamo quali sono.
Ecco i rimedi naturali per combattere la nausea in gravidanza
Premesso che non tutte le donne ne soffrono, la nausea in gravidanza è un disturbo molto frequente nel primo trimestre di gestazione.
Anche se le cause non sono ancora del tutto chiare un’ipotesi che mette d’accordo molti esperti è che essa sia dovuta all’aumento di alcuni ormoni, specie nei primi tre mesi, come estrogeni, progesterone e la beta hcg, gonadotropina corionica.
Se purtroppo non esiste una vera e propria cura per la nausea in gravidanza si possono adottare alcune accortezza per far sì che il disturbo si attenui.
1) La prima regola è quella di frazionare i pasti. Dite addio alle abbuffate. In gravidanza è bene non esagerare con il cibo, meglio mangiare poco e spesso facendo piccoli spuntini a base di alimenti secchi come cracker, grissini e fette biscottate.
2) Non bere troppa acqua durante il pasto e soprattutto non assumere troppi liquidi tutti insieme. Meglio frazionarli durante l’arco della giornata.
3) Molte donne riferiscono di provare un senso di sollievo assumendo acqua gassata anziché liscia. Ad esempio anche bevendo bibite gassate come limonata, acqua tonica o ginger. L’assunzione di tali bevande, se per alcune può apportare un beneficio dal punto di vista della nausea, non dovrebbe superare certe quantità vista l’elevata presenza di zuccheri o sostanze eccitanti.
4) Sono invece da evitare bevande come caffè, succhi di frutta, spezie, cibi grassi, dolciumi e alimenti dai sapori forti che possono provocare ulteriore fastidio allo stomaco. Inoltre le pietanze troppo calde possono provocare la nausea, meglio assumere cibi tiepidi o freddi. Da evitare anche alcol e fumo.
5) Prediligere invece alimenti salati e secchi, specie per fare gli spuntini spezzafame. Inoltre, lo zenzero può essere un valido alleato della nausea in gravidanza. Può essere assunto sotto forma di tisana, compresse o chewing gum, ma anche aggiunto alle pietanze. Anche la menta può servire in questo caso ad alleviare i sintomi, da evitare però se si soffre di reflusso e bruciori di stomaco.
5) Un accorgimento da non sottovalutare è quello di non alzarsi dal letto all’improvviso al mattino così da provocare un abbassamento della pressione. Evitare quindi di compiere movimenti bruschi prediligendo quelli più delicati.
6) Evitare di frequentare luoghi affollati, piccoli e al chiuso. A maggior ragione, oggi ancora di più vista anche la presenza del Coronavirus. Meglio fare lunghe passeggiate all’aria aperta e in mezzo alla natura dove potrete respirare aria fresca e pulita. Un vero e proprio toccasana per il corpo e per la mente.
7) L’utilizzo di braccialetti che sfruttano i principi della digitopressione, sono una valida alternativa a medicinali che invece in gravidanza è meglio evitare, se non strettamente consigliati dal proprio medico, in casi più gravi.
8) Evitare di stendersi subito dopo mangiato ma aspettare di aver digerito. Allo stesso tempo meglio non stare troppo tempo seduta, specie dopo pranzo o dopo cena, per evitare di comprimere lo stomaco.
Questi sono solo alcuni consigli per alleviare i disturbi della nausea in gravidanza. Alcune donne, ma solo una piccola percentuale, dallo 0,3 al 3%, soffre di forme più severe di nausea in grado di impattare anche sulla qualità della vita della gestante. Per fortuna si tratta di una bassa percentuale che però, se sfocia in iperemesi gravidica, necessita del consulto di uno specialista.