Covid: c’è il nebulizzatore su bus e metrò. La rivoluzione parte da Brescia

Buone notizie dal fronte della lotta al Covid. Da Bescia parte la rivoluzione: arriva il nebulizzatore che distrugge il virus in pochi secondi. L’effetto è duraturo. Il dispositivo è già stato installato su bus e metrò. Ecco come funziona

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Emergenza sanitaria Covid-19; l’Italia è ancora stretta nella morsa del virus. La necessità di tutelare la salute pubblica si scontra sempre di più con l’esigenza di far ripartire il Paese, anche sotto il profilo economico. La crisi morde e non si può più temporeggiare. Ci sono interi comparti in sofferenza. Si pensi ad esempio a quello turistico, che vale il 13% del Pil nazionale, con le città d’arte svotate di presenze dall’estero ormai da quasi un anno. A Venezia è allarme per le attività commerciali del centro storico; alcune di esse sono già passate in mani cinesi. Le cose non vanno meglio per il settore degli eventi, quasi del tutto paralizzato. La lista è lunga e si potrebbe andare avanti all’infinito. L’economia è al collasso e le difficoltà sono tante anche per le famiglie.

Un altro tema caldo è quello della riapertura delle scuole, avviata più o meno in quasi tutta Italia. Il Comitato tecnico-scientifico ha stabilito che si può ritornare alla didattica in presenza, seppur con un numero contingentato. Tuttavia ai governatori è lasciato un margine di autonomia a patto che, però, si assumano la responsabilità delle loro scelte. Alcuni di essi hanno deciso di posticipare il ritorno in aula. E’ il caso ad esempio della Basilicata, dove le superiori riapriranno il 31 gennaio.

Il ritorno alla didattica in presenza infiamma il dibattito sulla sicurezza dei mezzi di trasporto. Molti studenti usano bus, tram e metrò per raggiungere gli istituti. Come garantire tratte più sicure in piena emergenza sanitaria? In tal senso una vera e propria rivoluzione arriva da Brescia, dove si e deciso di ricorrere ad un tipo speciale di nebulizzatore. I risultati sono a dir poco strepitosi. Ecco come funziona e qual è la sua efficacia.

Covid, a Brescia nebulizzatore sui bus. Efficacia duratura

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Buone notizie dal fronte della lotta al Covid. A Brescia, su bus e metrò, è stato installato un nuovo nebulizzatore in grado di uccidere il virus in tempi record. Si tratta di una soluzione ideale per garantire tratte in piena sicurezza. Il dispositivo si chiama ‘Silver Barrier’ e funziona a ioni d’argento stabilizzati: basta usarlo per un minuto all’interno dei mezzi pubblici e si igienizzano anche le parti più difficili. Ne parla La Repubblica. Il nuovo nebulizzatore segna una rivoluzione nell’azione di contrasto al Coronavirus. Funziona in modo tale da creare una barriera d’argento invisibile capace di eliminare il patogeno da tutte le superfici. Da inizio gennaio, l’utilizzo del dispositivo, sta consentendo ai bresciani di viaggiare con più sicurezza.

L’efficacia di ‘Silver Barrier’ è dovuta all’unione degli ioni d’argento stabilizzati con il principio attivo DDAC (didecil-dimetil ammonio cloruro). Il risultato è quello di una nebulizzazione molto efficace che, in un solo minuto, è in grado di igienizzare tutte le superfici di bus e metrò, garantendo una copertura contro batteri, funghi e virus per una settimana, al 98,7 per cento. Il sistema in argomento non è stato messo a punto nei mesi della pandemia. Al contrario, come riporta La Repubblica, è stato brevettato cinque anni fa dall’azienda bresciana Teknofog, specializzata nella produzione di antifurti a base di nebbia.

Il dispositivo, per come è concepito, si è rivelato molto efficace nell’azione di contrasto al Covid. “Volevamo creare un nebulizzatore igienizzante partendo dall’argento, che da sempre per la scienza è una sostanza molto efficace per contrastare gli agenti patogeni – ha spiegato a Repubblica Dario Mattiolima per migliorare il prodotto, abbiamo iniziato a collaborare con il dipartimento di Chimica dell’Università di Ferrara e, solo con la diffusione dei contagi, siamo poi passati alla sperimentazione sul campo per verificarne l’efficacia anche contro il Coronavirus”.

L’amministratore delegato della Teknofog ha ricostruito le tappe principali che hanno portato alla produzione del nebulizzatore. Ci sono voluti sei mesi prima che la sua efficacia venisse certificata da parte del dipartimento di Microbiologia e Virologia dell’Università di Brescia, guidata dal professor Arnaldo Caruso, e dall’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. “Lo abbiamo valutato nelle condizioni più estreme, cioè in fase liquida, in una soluzione contenente il virus in grandi quantità – ha spiegato Caruso a La Repubblica – la sostanza immessa in questo liquido è in grado di disintegrare le particelle virali nella loro totalità in meno di un minuto e questo ci ha sorpreso, perché non ci aspettavamo tanta potenza ed efficacia”.

I dati emersi dalla ricerca scientifica sono stati davvero incoraggianti, al punto tale da far decidere al Comune e al suo Gruppo Brescia Mobilità di installare un ‘Silver Barrier’ per ogni mezzo pubblico, in primis su bus e metrò. E’ molto soddisfatto Federico Manzoni, esponente della giunta comunale. Si tratta di un traguardo importante nella lotta quotidiana al coronavirus – ha detto l’assessore alla Mobilità aggiungendo – unire questa modalità innovativa di sanificazione insieme a quella tradizionale stabilita dall’Istituto Superiore di Sanità ci consente di garantire ai nostri concittadini viaggi in piena sicurezza“.

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Per il nebulizzatore made in Brescia, voluto dal Comune sui mezzi di trasporto, l’efficacia è assicurata. E non si esclude che, l’esempio, possa essere seguito da altri territori. L’azienda potrebbe ritrovarsi a dover far fronte ad altre richieste.

 

 

 

 

 

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