Nivolet%26%238230%3BAndiamo+tra+le+nuvole%21
chedonnait
/nivolet-andiamo-tra-le-nuvole/amp/

Nivolet…Andiamo tra le nuvole!

Quest’estate passeggiamo tra le nuvole

Una natura straordinaria, dove non è raro avvistare stambecchi, camosci, marmotte e altri piccoli mammiferi che si muovono liberi, perfettamente a loro agio nel territorio. Siamo nel Parco Nazionale Gran Paradiso, dove quest’estate sarà possibile vivere questo gioiello delle nostre montagne in modo sostenibile, ovvero a piedi, parcheggiando le auto e passeggiando verso le alture del Nivolet.

Si chiama A piedi tra le nuvole (Nivolet da nuvole ), l’iniziativa per l’estate 2010 pensata per godere la natura attraverso la riscoperta dei cibi genuini, il piacere di camminare, e di farlo anche di notte con la luna piena. Tutte le domeniche dall’11 Luglio al 29 Agosto il pianoro è praticabile solo a piedi, in bicicletta o con le navette organizzate dall’Ente Parco, che ha in programma un fitto calendario di appuntamenti, intrattenimenti ed escursioni.

Un altipiano, quello del Nivolet, adagiato a 2.600 mt di altezza, cosparso di decine di piccoli specchi d’acqua, che offre anche ai non esperti di montagna vedute mozzafiato e piacevoli passeggiate, soprattutto in occasione dei weekend estivi, quando i turisti vengono alla sua scoperta anche per apprezzarne l’aria fresca e leggera.

Un modo insolito per scoprire in compagnia le bellezze del primo parco nazionale istituito in Italia, che abbraccia una vasta area tra Piemonte e Valle d’Aosta per un totale di circa 70mila ettari estesi in un territorio di montagna che va dagli 800 metri dei fondovalle ai 4.061 metri della vetta del Gran Paradiso. Un territorio così vasto e variegato, tutto ad accesso libero, ovvero non protetto da recinzioni, dove gli animali si muovono liberamente ed è frequente poterli ammirare nel loro habitat naturale.

Oltre all’importante popolazione di ungulati costantemente censiti e controllati (2.400 stambecchi e 8.000 camosci), vivono nel Parco 21 coppie di Aquile Reali, e da qualche anno hanno iniziato a tornare spontaneamente anche grandi predatori come il lupo, la lince e il gipeto. Quanto alla vegetazione, il Parco protegge un’area caratterizzata da un ambiente di tipo prevalentemente alpino, dove a fondovalle gli alberi più frequenti sono i larici, misti agli abeti rossi , pini cembri e più raramente all’abete bianco e man mano che si sale lungo i versanti gli alberi lasciano lo spazio ai vasti pascoli alpini. Che quando si animano sono uno spettacolo nello spettacolo.

Silvia Cini

Classe 1982, giornalista pubblicista dal 2020, divento ‘mamma’ di CheDonna, ideato in concerto con la proprietà, nel lontano 2009. Fu la mia prima esperienza giornalistica e dal primo ‘pubblica’ su WordPress capii che questa era la mia vera passione. Dirigo questa testata da allora, gestendo un gruppo di persone appassionate e professionali che negli anni sono diventate la mia famiglia. Nel 2019 divento mamma di Sara, e grazie a lei do vita ad altri progetti legati al mondo delle mamme e del settore food sempre per la Web365. Oggi dirigo 4 giornali e la mia passione per questo lavoro cresce ogni giorno di più.

Published by