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Attualità

Nuovi cosmetici ritirati per presenza di Lilial: la lista diventa sempre più lunga

Continua il ritiro di cosmetici con presenza di Lilial. Ecco a cosa stare attenti e come riconoscerli tra tutti.

Quando si ha a che fare con i cosmetici, l’attenzione non è mai abbastanza. Al loro interno, infatti, ci sono svariati ingredienti che spesso sono difficili da riconoscere e che a volte si rivelano persino nocivi per la salute. Un esempio sono tutti quelli che a distanza di due anni dal divieto, contengono ancora Lilial, una sostanza genotossica che, per questo motivo, è stata vietata ormai da diverso tempo, ma che continua ad essere presente in molti di essi.

Ecco quali sono i cosmetici ritirati da Lilial Chedonna.it

Per fortuna i controlli in tal senso non mancano e ogni mese escono fuori nuovi nomi che indicano marchi anche famosi ma rei di contenere questo componente gravemente pericoloso per la salute.

Nuovi cosmetici ritirati per presenza di Lilial

Iniziamo col dire che, al di là dei ritiri, tutti noi possiamo individuare e riconoscere i cosmetici che contengono sostanze nocive e che per farlo ci basta controllarne le etichette. Nel caso dell’Lilial, ad esempio, la voce da cercare è per la precisione Butylphenyl Methylpropional (BMHCA). Si tratta di una sostanza che ha il caratteristico profumo di mughetto e che è considerata sia genotossica che interferente endocrino.

Come riconoscere il Lilial nei cosmetici Chedonna.it

Due motivi per i quali è stata bandita dall’Unione Europea dal marzo del 2022. Un bando che non ha impedito ad alcune aziende di mettere in commercio le scorte realizzate prima del divieto e che, di volta in volta, vengono ritirate. Tra i nuovi richiami di agosto, ad esempio, ci sono alcuni prodotti di Adidas, Axe, Belen Rodriguez, Biloba, Bvlgari, Calvin Klein, Cartier, Cera di Cupra, Clear Men, Clinians, Conver, Cosmi, Creation Lamis, Denim, Dove, Armani, Fa fruit Me up!, Garnier, Gian Marco Venturi, Idrofil, Infasil, Ialiequali, Jean Paul Gaultier, Kost, Lancetti, Laura Biaggiotti, Leocrema, L’Oréal, Magghy Passini, Malizia, MD; Nivea, Palmolive, Praady, Real Time, Salvatore Ferragamo, Sanny, Setablu, Sunsilk, Tesori d’Oriente, Testanera, Vidal e Yves Saint Laurent.

Come già accennato, però, la lista aumenta di giorno in giorno e l’unica accortezza che mette al sicuro è certamente quella di controllare i prodotti che si hanno in casa e di verificare che il nome che contraddistingue il Lilial non sia presente tra gli ingredienti. In questo modo si potrà agire al meglio per la propria salute e per quella dei propri cari. Un’altra possibilità è ovviamente quella di restare costantemente aggiornati sui richiami che vengono pubblicamente esposti dal portate della autorità sanitarie europee.

Danila Franzone

Mi chiamo Danila e lavoro come web content editor e ghost writer da più di 10 anni. Scrivo per testate giornalistiche e siti web e ne gestisco alcuni che si occupano di alimentazione e di benessere fisico e spirituale. Tra le altre cose ho un sito di cucina che porto avanti con uno chef e un orso e scrivo storie con le quali far volare la fantasia. Non vado in giro senza un supporto sul quale annotare pensieri, idee e nuove storie e bevo litri di caffè.

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