Obesità in gravidanza, i rischi per la placenta: l’allarme per la salute e tutti i pericoli nascosti che non sai

Quando si soffre di obesità, i rischi in gravidanza sono diversi, come quelli per la placenta e, dunque, per la salute di mamma e bimbo.

La gravidanza è uno dei momenti più magici nella vita di una donna. Si tratta di un periodo delicato, fatto di ansia e attesa nonché di preoccupazioni per la salute di mamma e bebè. In questo periodo, infatti, la salute della futura mamma e del bambino deve essere particolarmente attenzionata. Uno dei temi più discussi è quello che riguarda l’obesità durante la gestazione.

Obesità in gravidanza
Obesità in gravidanza, i rischi per la placenta: l’allarme per la salute e tutti i pericoli nascosti che non sai – CheDonna.it

Si tratta, infatti, di un fattore che non va sottovalutato, essendo l’obesità considerata una delle principali cause di complicazioni durante la gravidanza. Scopriamo di più sull’obesità in gravidanza e i rischi per la placenta, l’allarme per la salute e tutti i pericoli nascosti che non sai.

Obesità in gravidanza e rischi per la placenta

Potrebbe capitare di chiedersi: “Peso 150 kg, 120 kg, 100 kg o 90 kg e sono incinta, che fare?”. L’obesità è uno dei problemi più grandi, quando si parla di salute. In gravidanza, ovviamente, i rischi sono ancora maggiori, perché coinvolgono anche il feto. Senza contare che riuscire a ottenere una gravidanza, in casi del genere, è ancora più difficile. Durante la gestazione, mantenere un peso adeguato è di fondamentale importanza. Il sovrappeso – già normalmente – aumenta la possibilità di soffrire di malattie come l’ipertensione e il diabete e non solo. Tra le complicanze, quindi, ci sono anche quelle per la placenta dovute a ipertensione, diabete gestazionale e preeclampsia.

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Obesità in gravidanza e rischi per la placenta – CheDonna.it

Una massa adiposa maggiore altera, infatti, il flusso sanguigno placentare, diminuendo i nutrienti essenziali e l’apporto di ossigeno al feto. Potrebbero, quindi, verificarsi crescita intrauterina rallentata (IUGR) o un feto macrosomico. Un’infiammazione cronica può compromettere anche la struttura della placenta. Questo potrebbe portare a distacchi prematuri o a un’insufficienza placentare. Sono, quindi, necessari maggiori controlli per prevenire e gestire tutti i rischi legati alla placenta e alla gravidanza.

Obesità e parto naturale: i consigli da seguire tra alimentazione e attività fisica

Fermo restando che una donna obesa in gravidanza deve prestare ancora più attenzione di una normopeso, è necessario che segua le indicazioni del proprio medico, curando particolarmente alimentazione e attività fisica. Potrebbe, così, cercare di favorire un parto naturale. Certamente, è necessario seguire una dieta equilibrata fatta dei nutrienti necessari, evitando l’accumulo di peso eccessivo. Via libera a verdura, frutta e cereali integrali, ad esempio, limitando gli alimenti con elevato contenuto di zuccheri e grassi saturi.

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Obesità e parto naturale: i consigli da seguire tra alimentazione e attività fisica – CheDonna.it

Sarebbe consigliabile eseguire degli esercizi in modo moderato, come passeggiate quotidiane o yoga. Un esercizio regolare, infatti, aiuta a mantenere il peso sotto controllo, riducendo lo stress e favorendo una migliore circolazione sanguigna. Come detto prima è, però, consigliabile seguire i consigli del proprio medico. La cosa importante da capire è che, in caso di obesità, c’è – tra le altre cose – maggiore probabilità di un parto cesareo e non soltanto: ad esempio – come detto – un rischio maggiore di sviluppare diabete mellito di tipo 2, per la mamma anche dopo il parto e obesità infantile, per il bambino. Scopri anche i cibi vietati in gravidanza e come il peso in gravidanza determina la salute del bambino.

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