Odiare è qualcosa che fa più male a chi prova il sentimento piuttosto che a chi lo riceve. Scopriamo il perché e cosa fare per liberarcene e tornare ad essere libere e più leggere.
Per quanto si cerchi sempre di negarlo, chiunque prima o poi si trova a provare un sentimento di odio per qualcuno. Questo non deve essere necessariamente estremo e portare a chissà quali esiti. In ogni caso, non si può negare la sua esistenza e soprattuto il male che provoca a chi odia.
Perché anche se si ha la convinzione che l’odio faccia male solo al destinatario di un simile sentimento, la verità è che nella maggior parte dei casi (escludendo film e romanzi), chi odia non agisce per danneggiare ma si limita a convivere con questo sentimento fino a divenirne prigioniero. Motivo per cui sarebbe utile liberarsene il prima possibile al fine di riappropriarsi della propria vita e, cosa ancor più importante, della propria serenità.
Se proviamo ad interrogarci sul perché odiamo una data persona, di sicuro ci verrà in mente una scorrettezza subita o qualche atteggiamento che ci ha causato disagio o dolore. Quando simili cose avvengono più volte, la rabbia crescente tende a mutare e a trasformarsi in odio. Il più delle volte, si inizia ad odiare qualcuno perché non si sopporta più di star male a causa sua e in seguito perché si spera di potersi vendicare in qualche modo al fine di ottenere una sorta di vendetta.
La verità, però, è che raramente si riesce o ci si adopera davvero per arrivare a tanto. E alla fine ciò che resta è solo l’odio. Un sentimento che fa male solo a chi lo prova e che in qualche modo rende prigionieri, impedendo di concentrarsi su tutto ciò che è bello e positivo e che per questo meriterebbe tutta la nostra attenzione. Ma come fare a smettere di odiare?
Liberarsi da questo peso non è sempre facile ma neppure impossibile. Si tratta infatti di far pace con quanto avvenuto, di cambiare prospettiva, di guardare dentro di se ed ammettere anche pensieri o realtà scomodi ed infine, di lasciare andare.
Come già accennato, liberarsi dall’odio non è semplice. Occorrono infatti una gran presa di coscienza, tanta buona volontà e la capacità di mettersi in gioco. Con il giusto impegno, però, è possibile arrivare all’obiettivo e farlo scoprendosi di volta in volta persone migliori. Ciò che conta è darsi tempo, essere amorevoli verso se stessi e rispettare il proprio ritmo. Per iniziare ad agire, può essere utile, seguire una sorta di scaletta volta a cambiare ciò che sentiamo.
Accettare quanto è accaduto. Spesso il primo ostacolo da superare è l’incapacità di accettare quanto accaduto. Ci si arrovella sul perché le cose siano andate in un determinato modo, ci si da la colpa per alcuni passaggi e si colpevolizza l’altra persona per altri. E in tutto questo si sprecano energie preziose nell’immaginare come sarebbero dovute andare le cose. La verità è che quanto è accaduto non può essere cambiato e l’unico modo per andare avanti è proprio quello di accettare questo pensiero, fondamentale per riprendersi pian piano la propria vita.
Dare un significato a quanto è successo. Questo step non è sempre facile né tantomeno applicabile a tutte le situazioni. Resta però il fatto che rivedere le cose da un punto di vista diverso può ampliare la mente ed iniziare ad alleggerire ciò che proviamo. Ogni esperienza, per quanto negativa, lascia infatti un qualche insegnamento. E anche se non averla vissuta sarebbe stato meglio, lavorare su ciò che ci ha dato e su come usarlo a nostro vantaggio è l’unica cosa che possiamo davvero fare. Solo dopo aver dato un senso a tutto sarà possibile scrollarsi di dosso l’odio ed imparare ad abbracciare una visuale più positiva della propria vita.
Perdonare. Ok, questo è il punto sicuramente più delicato e pertanto merita di un certo approfondimento. Per molti, infatti la sola idea di perdonare qualcuno che ha deliberatamente fatto del male è assurda e indice di debolezza. Ciò dipende dal fatto che spesso si tende a fare confusione sul vero significato di perdono. Perdonare vuol dire infatti lasciar andare l’odio, passarci sopra e di conseguenza liberarsi dal legame (perché odiare è una catena che ci tiene legati alla persona odiata) che ci assilla.
Questo, però, non significa dimenticare o tornare ad andare d’accordo con chi ha compiuto gesti sbagliati. Si perdona, quindi, pur restando consapevoli di quanto accaduto. E questo è ciò che impedirà di fidarsi ancora o di rivivere una situazione simile. Si tratta quindi di un gesto di superiorità e che libera da ogni legame, chiudendo definitivamente la storia e nella maggior parte dei casi, il rapporto con quella data persona.