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Sai cosa succede se cerchi 44 14’39.77″N 7°46’10.71″E su Google Maps?

La puoi andare a vedere su Google Maps oppure facendo una passeggiata in collina: l’opera d’arte più assurda d’Italia è in Piemonte e non la puoi perdere.

l’opera in lavorazione (fonte: Instagram)

Che il nostro sia un paese famoso per l’arte e la cultura è fuori ombra di dubbio.

Turisti da tutto il mondo vengono a percorrere l’Italia in lungo ed in largo per visitare alcuni dei monumenti più famosi del mondo.

Sapevi, però, che in Piemonte c’è una delle installazioni artistiche più assurde d’Italia?

L’opera d’arte diversa da tutte le altre: il peluche rosa su una collina in Piemonte

il coniglio rosa di Colletto Fava in una ripresa aerea (fonte: Instagram)

No, non parliamo di un semplice peluche che potreste tenere sul comodino!

A Colletto Fava, una collina da 1.600 metri vicino ad Artesina in Piemonte, c’è un coniglio di peluche rosa lungo 60 metri e largo 6.
L’installazione, visibile anche da Google Maps inserendo le coordinate 44 14’39.77″N 7°46’10.71″E nella barra di ricerca del vostro browser, è un’opera realizzata dal collettivo di artisti viennesi Gelitin.

Il titolo dell’opera è “Hase” che tradotto dal tedesco significa “lepre“.
Ciononostante il peluche è meglio conosciuto come “Coniglio rosa” (in inglese “Pink Rabbit“) e per realizzarlo ci sono voluti cinque anni!
Il peluche è stato realizzato con lana rosa e paglia e sembra essere “cascato” dal cielo: su uno dei fianchi, infatti, c’è una ferita che farebbe fuoriuscire delle finte interiora.
L’intera installazione è (o meglio era) praticabile ed adatta a famiglie e bambini: si poteva scalare ed era perfetta per sdraiarsi e fare un riposino dopo una lunga camminata.

Il coniglio è stato realizzato completamente a mano, lavorando a maglia. Ma non è uno dei cinque motivi per i quali dovreste iniziare a lavorare a maglia o all’uncinetto!
Il collettivo di artisti pensava che i suoi “ingredienti” naturali (in linea con la filosofia zero Waste) avrebbero permesso all’opera di durare almeno fino al 2025.
Da qualche anno, però, il coniglio ha iniziato a decomporsi, complice anche l’intervento degli agenti atmosferici che lo hanno bistrattato non poco.
Già dal 2019 sembra essere diventato impraticabile.

Il coniglio rosa abbandonato: perché?

Esattamente come un giocattolo dimenticato, però, nessuno è intervenuto per salvarlo ed il coniglio è rimasto sul fianco della collina, sotto la neve e la pioggia.

Il Pink Rabbit è, infatti, un esempio di “land art” che si traduce come: arte di terra.
La “land art” è una forma artistica contemporanea che prevede l’utilizzo, da parte dell’artista, di elementi naturali per modificare ed alterare il paesaggio.

Ad essere importante è il percorso, non il risultato.

La realizzazione del coniglio rosa ha richiesto, infatti, l’aiuto di tantissime persone ed aiutanti che hanno collaborato a stretto contatto per i cinque anni necessari alla realizzazione.
Il suo scopo è stato quello di sorprendere ed ispirare i turisti e chi si trovava a passare di lì.
L’idea non era quella di esporlo in un museo, per essere ammirato da lontano.

il gigante coniglio rosa è ormai quasi completamente in decomposizione (fonte: Instagram)

Il coniglio, ormai quasi quindicenne, rimarrà sulla collina fino al compimento dei suoi vent’anni.
Se vi trovate vicino Artesina che ne dite di fare un salto a Colletto Fava per vedere come sta?

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