L’orgasmo dei capezzoli è talmente famoso che viene indicato addirittura con una specifica espressione inglese: nipplegasm!
Per quanto sia ovvio che la stimolazione dei capezzoli sia piacevole, non sono molte le donne che possono dire di aver raggiunto un vero e proprio orgasmo attraverso questo tipo di preliminare.
Questo significa che, nella maggior parte dei casi, le donne siano piuttosto scettiche quando si parla di nipplegasm, ma è arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza!
Innanzitutto bisogna capire perché la stimolazione dei capezzoli è così piacevole? Il motivo è semplicissimo: nei capezzoli sono presenti moltissime terminazioni nervose, esattamente come nel clitoride, nella bocca e nell’ano (anche se ovviamente nei capezzoli sono in numero minore).
Inoltre la stimolazione dei capezzoli attiva la stessa zona del cervello che viene attivata dalla stimolazione degli organi sessuali. Quando la zona del cervello riservata al piacere viene stimolata, induce il rilascio di ossitocina, un ormone strettamente collegato al piacere. In pratica, quando proviamo una sensazione eccitante il nostro corpo produce ossitocina, che aumenta la percezione del piacere e ci induce a chiedere o a eseguire una stimolazione maggiore. Un perfetto circolo virtuoso!
La risposta a questa domanda apparentemente strana è sì, ma sono davvero pochissime le donne che ci riescono. Molto più spesso, quando si parla di orgasmo dei capezzoli ci si riferisce a una situazione differente.
Il nipplegasm più facile da sperimentare è infatti quello che prevede la stimolazione simultanea dei capezzoli e degli altri organi genitali in maniera da rendere più intenso il piacere e quindi raggiungere l’orgasmo più velocemente.
Inoltre, pare che l’orgasmo dei capezzoli renda l’orgasmo “classico” molto più intenso e molto più piacevole! È essenzialmente questo il motivo per cui si dovrebbe tentare di raggiungere questa particolare tipologia di orgasmo almeno una volta nella vita!
Come abbiamo già accennato, il seno ma l’area del capezzolo in particolare è una delle zone erogene più potenti dell’organismo femminile. È importante però evitare di “concentrarsi” eccessivamente sulla punta del capezzolo trascurando le parti circostanti.
L’areola (cioè la zona scura che circonda la punta) è infatti un’area estremamente sensibile, esattamente come la parte più sporgente del capezzolo. Per questo motivo sarebbe un vero peccato trascurarla.
Per quanto riguarda invece il tipo di stimolazione migliore per raggiungere il nipplegasm, molto dipende dal gusto personale!
Naturalmente la stimolazione attraverso le dita o attraverso la bocca è la strada da tentare, ma la domanda più interessante è: qual è l’intensità ideale?
Anche in questo caso l’importante è sperimentare e non avere troppa paura di “esagerare”. Bisogna pensare infatti che i capezzoli femminili sono “progettati” dal corpo per essere succhiati dai neonati, che spesso non sono affatto gentili. Per questo motivo i nostri capezzoli sono molto meno delicati di quanto pensiamo!
Un ultimo consiglio riguarda la direzione della stimolazione: meglio attuarla in senso circolare, in maniera da “abbracciare” l’intera zona e stimolare il capezzolo in maniera omogenea.
Dipende! L’unico motivo per cui si potrebbe percepire del fastidio o addirittura del dolore durante la stimolazione dei capezzoli è che la pelle del capezzolo si è irritata a causa di una stimolazione eccessiva o scorretta.
Esattamente come ogni altro punto della pelle del corpo, infatti, il capezzolo può irritarsi, quindi se “i giochi” sono durati troppo a lungo a un certo punto il capezzolo potrebbe addirittura far male.
Inoltre, se i capezzoli diventano molto sporgenti, quindi molto eretti, significa che sono diventati molto sensibili e molto gonfi, quindi “insistere” troppo a lungo quando sono in queste condizioni potrebbe provocare dei fastidi.
A parte questo però non si avverte alcun dolore durante l’orgasmo vero e proprio (anzi, esattamente il contrario!).
Teoricamente sì. Il motivo è semplicissimo: anche se non vengono utilizzati per allattare, i capezzoli dei maschi sono strutturalmente identici a quelli delle femmine. Ne deriva che funzionano esattamente alla stessa maniera e possono essere eccitati con la stimolazione.
Il problema principale è che i maschi non sono abituati a pensare ai capezzoli come zone erogene, quindi potrebbero fare un po’ di resistenza prima di lasciarsi andare a questo tipo di pratica!
Nel momento in cui si lasciassero convincere, però, si divertirebbero parecchio: pare infatti che oltre il 50% degli uomini ha sperimentato l’orgasmo dei capezzoli e lo ha trovato particolarmente soddisfacente!
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