E’ ancora caccia ad Enzo Costanza, l’uomo impiegato di 39 anni, scappato con il figlio neonato di 15 giorni, nel pomeriggio di ieri, dal comune di Orbassano, in provincia di Torino.
In base alle indagini, condotte dai carabinieri di Torino, Costanza era stato ripreso da una telecamera del foro del Fréjus da dove ha poi fatto perdere le sue tracce in Francia. Secondo gli ultimi sviluppi, pare che abbia passato la notte in un albergo a Lione e che da là sia poi ripartito verso la Spagna, dove avrebbe raggiunto la costa vicino a Valencia. L’auto di Costanza sarebbe stata inoltre ripresa da alcune telecamere di sorveglianza di una stazione di benzina e un ingrandimento delle immagini ha permesso di individuare anche l’ovetto sul sedile posteriore dove sarebbe il bambino. La segnalazione è stato poi comunicata alla guardia civile spagnola che sta collaborando con le autorità italiane e la gendarmerie francese. Ma gli investigatori stanno ora procedendo con cautela per evitare che Costanza possa reagire in modo imprevisto.
Grazie alla carta di credito di Costanza, i carabinieri hanno potuto rintracciare gli spostamenti dell’uomo che avrebbe impiegato la carta già per tre volte: a Modane per fare il pieno, sulla strada per Lione e infine un altro pieno di benzina nei dintorni di Valencia.
Cresce d’ora in ora l’ansia per il neonato che è sempre stato alimentato dal latte materno e si spera che il padre abbia acquistato ingredienti per alimentare il bambino. Secondo i testimoni dell’albergo dove ha passato la notte, il bambino stava bene.
Intanto la Procura di Torino ha aperto un’inchiesta per il reato di sottrazione di minore. Dal canto suo la moglie di 32 anni, durante l’interrogatorio, rispondendo alle domande dei carabinieri sulla salute psichica del marito che stava seguendo una terapia, ha sostenuto che “mio marito non ha mai tentato il suicidio né mai ha esternato di volerlo fare. Non è mai stato violento – ha aggiunto la donna – ed è sempre stato affettuoso e protettivo verso il bambino”.