E’ forse una delle storie di cronaca più commuoventi quella che vede come protagonista Enzo Costanza, un uomo di 39 anni, con problemi psichici, fuggito martedì scorso, da Orbassano, in Provincia di Torino, con il figlioletto di poche settimane e ritrovato in Spagna.
Un lieto fine per la madre del bambino che, dopo quattro giorni di ansia e preoccupazione, ha potuto riabbracciare il figlio. Infatti, dopo una fuga di 1500 chilometri che hanno portato Costanza ad Albacete vicino Valencia sulla costa spagnola, l’uomo aveva finalmente chiamato la moglie per tranquillizzarla che il figlio stava bene: “Ti ridò il bambino vivo, non ti preoccupare”,
Poco dopo, le autorità spagnole sono riuscite ad intercettare Costanza che era in un centro commerciale. Dopo averlo avvicinato e identificato, costatando che il neonato era con lui, gli agenti hanno scortato Costanza e il bambino all’ospedale, per degli accertamenti. Il bambino era fortunatamente in buone condizioni. La madre, Stefania, era certa che lui non avrebbe mai fatto del male al bambino e durante la fuga del marito aveva sempre ribadito alle autorità che Costanza è un padre premuroso e protettivo nei confronti del figlio.
La donna si è subito recata ad Albacete dove ha potuto finalmente riabbracciare la sua famiglia: “Adesso va molto meglio”, ha dichiarato la donna che ha poi aggiunto di perdonare suo marito.
“Non ce l’ho con lui. È riuscito ad essere un padre amorevole anche dopo un così grande sbandamento. Ha solo bisogno di essere curato”, ha commentato la moglie di Costanza. Parole che fanno capire che Enzo non sarà solo nel difficile percorso che lo attende per curare i suoi problemi.
Durante l’interrogatorio nel Commissariato di polizia spagnola, Costanza ha spiegato che “mi sono preso cura del bambino, l’ho trattato bene”, sottolineando che “volevo andare a Santiago di Compostela”.
Costanza è stato scarcerato dal Tribunale di Albacete dove si è svolto un processo in direttissima per sottrazione di minore. I giudici ha ritenuto che non vi fossero gli estremi per tenerlo in carcere.
I fatti
Costanza era fuggito martedì pomeriggio da Orbassano: mentre la moglie stava facendo degli acquisti dentro un centro commerciale, Costanza è scappato con la sua auto e il bambino a bordo. La donna, uscendo dal centro commerciale, non vedendo l’automobile ha subito tentato di mettersi in contatto con il marito, senza successo e ha pertanto chiamato immediatamente i carabinieri. Le ricerche sono scattate per la tutela del minore, mentre la Procura di Torino ha aperto un fascicolo per sottrazione di minore. L’auto di Costanza è stata ripresa, dopo poche ore dalla scomparsa, dalle telecamere di sorveglianza del foro del Fréjus da dove Costanza ha raggiunto la Francia, facendo perdere le sue tracce. L’uomo avrebbe dormito in un albergo a Lione, dove alcuni testimoni avevano riferito di aver visto il bambino, assicurando che stava bene. In seguito grazie ai prelievi con la carta di credito, le autorità italiane, in collaborazione con quelle francesi e spagnole, sono riuscite a rintracciare i movimenti di Costanza e ad individuarlo in Spagna. In base alle indiscrezioni che sono trapelate in questi giorni è emerso che Costanza stava seguendo una terapia che aveva interrotto brutalmente, laddove lo psichiatra gli aveva detto che avrebbe dovuto seguire il trattamento tutta la vita. Una storia di disagio che fortunatamente ha avuto un bel finale.
Anche loro i carabinieri hanno dichiarato che fin dall’inizio erano stati ottimisti: “Due cose ci hanno fatto ben sperare in questi giorni. La prima è che Enzo Costanza fosse molto attento e lucido, visto che negli alberghi ha sempre pagato in contanti per non farsi tracciare. La seconda è che i suoi spostamenti iniziavano di prima mattina, segno che il bambino era vivo e reclamava del cibo”.