Il pane bianco industriale è molto utilizzato per le merende dei nostri figli. Lo usiamo per fare tramezzini, sandwich e toast ignorando i pericoli per la salute.
Il pane bianco industriale è uno di quegli alimenti base che entra spesso nei nostri carrelli per la spesa. Utilizzato soprattutto per preparare il pranzo da portare fuori casa o la merenda dei figli per la scuola, o per la colazione, è comodo, buono, dura diversi giorni, è morbido già affettato e anche pratico, eppure non è affatto un alleato nutrizionale.
Pane bianco industriale: i pericoli per la salute
Non a caso il pane bianco è presente in quasi tutte le nostre dispense, questo alimento è molto pratico, sempre fresco e morbido, il sapore non è male quindi lo utilizziamo nelle situazioni in cui non abbiamo pane fresco a portata di mano. Forse non sai che alcuni degli ingredienti in esso contenuti non sono affatto salutari, ancora peggio, il loro effetto negativo sulla salute non è trascurabile.
Iniziamo dal fatto che è un alimento molto ricco ma poco sostanzioso. Questo tipo di pane si prepara artigianalmente con burro, latte, farina, sale e zucchero. La sua versione industriale sostituisce questi ingredienti con alternative più economiche, contenenti pochissimi elementi nutrizionali. I produttori di pane industriale offrono un pane, morbido ed economico, ma non nutriente. il pane bianco industriale di solito contiene grandi quantità di sale per aromatizzare, latte in polvere, sciroppo di glucosio, olio e zuccheri raffinati. Per donare al pane quella sua caratteristica consistenza spugnosa viene aggiunta anche una notevole quantità di lievito. Questo pane è così leggero perché contiene anche grandi quantità di aria.
Questi ingredienti rappresentano 50% del prodotto finale. Analizzando l’etichetta inoltre si evince la presenza di un altro ingrediente, il propionato di calcio, E282, noto fungicida utilizzato per ritardare la crescita delle muffe.
Questo propinato che serve per conservare il pane a lungo non sembra essere pericoloso per la salute, ma secondo alcuni esperti provocherebbe disturbi allo stomaco e aumenterebbe il rischio di diabete.
Senza voler passare messaggi allarmistici, diciamo solo che il pane fatto in casa rappresenta un’alternativa più salutare anche in considerazione del fatto che il pane artigianale si conserva per una settimana mentre quello industriale quattro, una durata 4 volte superiore.
Pane bianco industriale: bisognerebbe evitare di consumarlo?
Il pane industriale come abbiamo visto non sazia, ha pochi nutrienti e la qualità nutrizionale è relativamente bassa. La nutrizionista e dietista Alexandra Retion, intervistata per Medisite, ha fatto una panoramica su come sarebbe meglio consumarlo, abbinato a quali elementi e quando invece sarebbe meglio evitarlo. I suoi consigli sono i seguenti:
1. Evitare i panini senza crosta
La consistenza morbidissima li rende difficilmente masticabili, il che può intralciare la digestione. Secondo l’esperta bisognerebbe scegliere il pane integrale o con cereali, ad alco contenuto di fibre, che abbia la crosta.
2. Evitare di mangiarlo nelle ore serali
Data la sua consistenza si tende a mangiare questo pane velocemente, per tanto sarebbe preferibile consumarlo a colazione o come spuntino piuttosto che di sera. Essendo un pane che potrebbe essere oggetto di cattiva digestione e gonfiore, potrebbe ledere sulla qualità del sonno.
3. Alimentarsi con prodotti di qualità
Di tanto in tanto assumere cibi non eccelsi in qualità e nutrimento si può fare, l’importante sarebbe optare per un prodotto possibilmente più salutare. Nella fascia dei prodotti di pane industriale per esempio, la nutrizionista consiglia di non scegliere il panino bianco senza crosta ma di puntare sulle versioni con semi, noci o 7 cereali.
4. Non abbinare pane e amidi nello stesso pasto
Anche in questo caso la nutrizionista consiglia di non privarsi necessariamente di alcuni alimenti ma quantomeno di non mangiarli durante lo stesso pasto, quindi se si mangia del pane, evitare di mangiare patate. Questa accortezza permette di non superare le assunzioni giornaliere di carboidrati consigliate.
5. Non abusare di burro e marmellata
Il pane è un alimento ipercalorico per questo non dovrebbe essere abbinato ad altri alimenti ipercalorici come la cioccolata spalmabile, il burro e la marmellata. Questi alimenti aumentano rapidamente l’apporto calorico totale e la quantità di zuccheri e grassi consumati, la dietologa consiglia quindi di dimezzare le quantità di questi cibi.
6. Limitare il consumo settimanale di questi prodotti
L’alternativa migliore è sempre quella di dilazionare e variare. Per evitare di abusare di determinati alimenti, l’ideale sarebbe limitarne il consumo. Se proprio non riesci a fare a meno di un alimento, modera il suo consumo. Concediti di mangiarlo ma non più di 2 o 3 volte a settimana, facendo attenzione a non superare le 4 fettine nel caso del pane industriale.
Bisogna tenere sempre presente che una dieta varia ed equilibrata è fondamentale per mantenere una buona salute, inoltre questa dieta necessita di essere integrata con regolare esercizio fisico, una buona idratazione e una buona qualità del sonno.