Parto da Guinness: a 65 anni è madre di 13 figli e partorisce 4 gemelli

Parto record per una donna di 65 anni, già madre di 13 figli. Secondo quanto riportano i media tedeschi, la donna che si chiama Annegret Raunigk ed è una insegnante di inglese e russo alle scuole elementari, ha dato alla luce ben quattro gemelli.

Annegret Raunigk

Il parto cesareo è avvenuto lo scorso 19 maggio, in un ospedale di Berlino e i neonati che sono nati prematuri alla 26.ma settimana, avrebbero buone possibilità di sopravvivere e sarebbero in buone condizioni di salute, anche se i medici preferiscono esprimere cautela, temendo delle complicanze.

Si apprende che la signora Raunigk è andata all’estero per farsi impiantare degli ovuli donati e fertilizzati. La donna, nonna di 7 nipoti, è nota per i precedenti parti avuti in tarda età.

La decisione di affrontare un nuovo parto, racconta la Raunigk, è scaturita dal fatto che la sua ultima figlia, di 9 anni, ha espresso il desiderio di avere un fratellino. Per accontentare la figlia, Rauginik si è dunque sottoposta ad una inseminazione artificiale all’estero. Tutti i quattro ovuli che le erano stati impianti sono rimasti fecondati e nonostante ciò, Raunigk ha deciso di portare avanti la rischiosa gravidanza: “Certo che è stato uno shock per me. Ne ho parlato con il mio ginecologo. Ci ho pensato e ho preso la mia decisione, che in fondo conoscevo già. Ci tenevo proprio ad esaudire il desiderio di mia figlia”, ha spiegato la donna al quotidiano tedesco Bild.
I medici che l’hanno seguita erano scettici che il corpo potesse reggere la gravidanza e nel periodo antecedente del parte non sono mancate le polemiche sul caso. Ma tutte le preoccupazioni sono state smentite dalla mamma da Guinness che adesso conta su una famiglia di ben 17 figli e 7 nipoti, prossima alla pensione e che non ha paura dell’età: “Parto dal principio che sono in buona salute e in forma”, ha sostenuto la donna che in merito alle critiche, sottolinea che si tratta di “qualcosa che ognuno deve decidere per se stesso, senza farsi influenzare troppo dagli altri”.

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