Pasqua chiama, l’arrosto di agnello risponde così

Se l’arrosto di agnello è diventato un grande classico è per alcuni segreti che non tutti conoscono: ma in fondo fare bene è facile

Non è solo un piatto tipico di Pasqua, perché in realtà lo possiamo cucinare tutto l’anno. Ma quando arrivano le feste di primavera, l‘agnello al forno si presenta puntuale sulle tavole di molti italiani. Se ancora hai dubbi su come cucinarlo, qui ci sono i trucchetti giusti per un risultato da applausi.
Partiamo dalla preparazione della carne. Il primo dubbio che hanno molti che che poi risolvono a modo loro è uno: la carne dell’agnello devo lavarlo o no? La risposta è una sola, un sì deciso ma deve essere fatto a regola d’arte: in una ciotola grande, con acqua fredda e basta, senza aggiungere altro.
Quando abbiamo passato bene tutti i pezzi, però devono anche essere asciugati bene con la carta assorbente da cucina. Se rimarranno bagnato, far funzionare la marinatura diventerà un grosso problema, così ci togliamo il pensiero.

arrosto agnello
foto chedonna

Secondo trucco, l’abbiamo nominata sopra. Perché se per altri tipi di carne non è strettamente necessaria, qui fa tutta la differenza del mondo. La carne di agnello infatti, come quella di pecora, ha un odore molto pronunciato nonostante in molti casi sia un animale giovane. Se non lo trattiamo preventivamente, in cottura questo odore verrà fuori ancora più forte e diventerà un problema che invece possiamo eliminare.
Cosa ci serve per una marinatura corretta? Assolutamente le spezie per insaporirlo, tante erbe aromatiche e qualche bicchiere di vino bianco. Mescoliamo tutto, immergiamo bene e lasciamo l’agnello così, coperto con pellicola, almeno 8 ore. Se però lo facciamo la sera prima e resta tutta la notte è pure meglio.

Arrosto di agnello, tutti i segreti per la cottura

 

Ora che abbiamo curato a dovere la carne di agnello, c’è tutta la seconda fase, quella della cottura. La carne prima della cottura deve rimanere in frigo. Ma fino all’ultimo oppure la tiriamo fuori prima? Assolutamente la seconda ipotesi, almeno con due ore di anticipo. Il passaggio dal freddo al caldo del forno servirebbe solo a sigillare troppo in fretta la carne che quindi diventerà dura e stoppacciosa.
L’arrosto di agnello e le patate, un grande classico. Solo che c’è un particolare ignorato da molti, perché hanno tempi di cottura decisamente diversi: per l’agnello servono almeno 70-80 minuti, magari anche di più se sono pezzi grossi. Le patate invece in 45-50 minuti massimo sono pronte. Quindi se mettiamo tutto insieme subito, le patate si sfalderanno e serviremo un puré invece di un contorno perfetto.
Ultimo trucco, una mossa geniale che pochi fanno. Quanto tiri fuori la teglia dal forno, non avere fretta. Lasciare riposare la carne dopo la cottura, soprattutto questa carne, fa solo bene perché i succhi si redistribuiscono e rendono la carne più morbida.

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