Dalla scelta degli ingredienti principali alla cottura della ricetta, ci sono cattive abitudini da eliminare in fretta
Se diciamo pasta e patate, la bocca si apre subito in un sorriso. Questo è uno dei primi piatti più buoni e più genuini da mangiare, una ricetta della grande tradizione popolare campana che arriva nelle case di tutti. Un piatto facile? Assolutamente sì, eppure c’è chi lo sbaglia.
Piatto povero ed economico non significa per forza poca cura dei particolari, degli ingredienti, della lavorazione e della cottura,. Succede un po’ come a scuola: quando c’erano interrogazioni difficili, si studiava a lungo e magari si passavano pure. Quando invece pensavano di essere preparati e lasciavamo chiusi i libri, ecco il disastro.
Per la pasta e patate è la stessa cosa: il ragionamento più comune è quello di pensare che sia solo un assemblaggio di ingredienti. Vero solo in parte, perché ognuno deve essere scelto con cura e te lo dimostro spiegandoti quali sono secondo i cuochi delle vere trattorie napoletane i tre errori più comuni commessi nelle nostre case.
Vuoi diventare la regina di pasta e patate? I tre errori da matita rossa
Il primo errore? Trascurare la scelta della pasta. Non stiamo parlando del formato, perché se è vero che ci serve una pasta corta, possiamo tranquillamente rimediare spezzettando a mano gli spaghetti o gli ziti. Ma qui non ci serve una pasta comune. Per una pasta e patate perfetta, puntiamo su una pasta trafilata al bronzo perché aiuta molto di più a legarsi con le patate ma anche con il formaggio
Secondo errore, anche questo nella scelta di un ingrediente: non tutte le patate vanno bene, in questo caso ci servono vecchie e possibilmente a pasta gialla (ma se è bianca va bene uguale). Le patate novelle? Usiamole per farle al forno.
E il terzo errore? I tempi, anche in questo caso sono fondamentali: la pasta deve essere al dente e invece c’è chi la fa stracuocere perché pensa che sia meglio averla morbida esattamente come le patate. Umo sbaglio in buona fede, ma sempre sbaglio resta.
Poi è chiaro che c’è anche tutto il resto. Ci serve un ottimo olio d’oliva, la crosta del parmigiano (pulita e lavata) un po’ come nella trippa è un’aggiunta in più che fa la differenza. E il formaggio alla fine? C’è chi aggiunge della provola o della scamorza dolce a dadini, per dare più sapore. Perfetto, ma qui c’è un ultimo errore da evitare: aggiungiamola solo poco prima di spegnere, altrimenti rischiamo che si sciolga troppo in fretta e si attacchi sul fondo del tegame.