La paura di sbagliare, se eccessiva, può arrivare a limitare la vita. Scopri come riconoscerla e liberartene.
Quante volte ti è capitato di piantare i freni davanti ad un’ipotetica azione e tutto per paura delle conseguenze? Niente paura, sei in buona compagnia e ciò avviene perché la paura di sbagliare è insita in ognuno di noi e tutto al fine di spingerci a ponderare le cose prima di trovarci a commettere degli errori. Il problema, quindi, non sta tanto nella paura quanto nelle modalità con cui si presenta e nel modo in cui noi le diamo bado, scegliendo o meno di agire. Avere paura è infatti un buon modo per soffermarsi a valutare ogni possibilità, affinare le proprie strategie e poi prendere il via verso ciò che si era già programmato di fare. Se, al contrario, la paura diventa un pretesto per cambiare programmi, tirarsi indietro e scegliere di non agire, allora è probabile che alla base ci sia un problema che crescendo potrebbe arrivare a limitare di molto la qualità della vita.
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La paura di sbagliare, detta anche atychiphobia, è un’arma a doppio taglio. Se da un lato ci consente di essere più lungimiranti rispetto una determinata azione, dall’altro può ostacolarci del tutto, diventando un pretesto per scegliere di non agire. Una situazione che se capita spesso può arrivare a limitare la libertà d’azione, portando in casi estremi a non fare più nulla e tutto per una paura crescente di sbagliare.
Se sei consapevole che la tua paura è solo un’occasione in più per migliorarti, quindi, nessun problema. Se al contrario hai già archiviato possibilità per le quali ti sei pentita, evitando di fare cose chiaramente non rischiose e tutto per l’ansia che le accompagnava, allora forse il problema sta proprio nella paura di sbagliare che ha preso il sopravvento e che va quindi ridimensionata.
Per poterlo fare, però, è necessario capire prima di tutto il perché si presenta in questa forma.
Ciò avviene molto spesso per colpa di una scarsa autostima o per la consapevolezza di poter essere giudicati dagli altri in modo negativo.
La presenza incombente del giudizio altrui è qualcosa che spesso ci si porta dietro dall’infanzia e che arriva da genitori o educatori sempre pronti a giudicare ogni azione, cosa che può aver instillato una forma di controllo preventivo che con il tempo si è poi trasformato in una forma di paura davanti ad un possibile errore. Altre volte può dipendere dall’ambiente in cui si vive o lavora e dalla presenza di persone che, effettivamente, sembrano sempre pronte a giudicare ogni nostra azione.
Qualunque sia il motivo scatenante, la buona notizia è esistono delle strategie da mettere in campo per cercare di combattere questa paura, rimpicciolendo sempre più la vocina interiore che ci spinge a fermarci davanti ad ogni nuova impresa. Vediamo insieme le più importanti.
Vedere l’errore come un’occasione di crescita. Per prima cosa va cambiato punto di vista. Nessuno potrà mai dirci che non sbaglieremo perché errare è una cosa inevitabile e fa parte del percorso di crescita che porta a migliorarsi e a diventare bravi (se non i migliori) in qualcosa. Ricorda sempre che sei tu a decidere la reazione ad un errore. Puoi sentirti umiliata e sopraffatta o fare come molti grandi personaggi e accogliere l’errore come una lezione per andare avanti con sempre più sicurezza.
Rendersi conto che sbagliare non definisce la persona. Tornando all’infanzia. Chi prova sentimenti di paura davanti ad una decisione lo fa perché spaventato all’idea di sbagliare. Considerato che, come già detto, errare è umano e spesso indispensabile per apprendere, resta la paura atavica di non essere accettati. Forse da piccoli i rimproveri sono stati tanti e spesso si è collegato un errore al proprio valore. La verità, però, è che un errore non ha mai definito nessuno. Tu sei e sarai la persona che sei sia commettendo errori che stando immobile. L’unica differenza sta in tutto ciò che ti perdi finché la darai vinta alla paura.
Mettersi in gioco. Una volta apprese queste nozioni di base è importante metterle in pratica e per farlo l’unica cosa giusta da fare è appunto decidere. A questo punto è quindi necessario mettersi alla prova con alcuni esercizi la cui entità dipende dal grado di paura che si sta vivendo. Se la paura non è ancora limitante si può scegliere una qualsiasi delle occasioni che ci si trova davanti e scegliere come agire. Se invece si è già ad una sorta di punto di non ritorno, tanto che anche scegliere cosa indossare rappresenta un problema, l’unica cosa da fare è armarsi di pazienza ed partire da zero. Al mattino non decidi mai che brioche mangiare? Inizia e ripetiti che se sbagli rimedierai domani. Da lì passa a dare una risposta decisa alle domande che ti vengono poste e aumenta ogni volta il grado di pericolo delle tue decisioni.
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Imparare ad accettare gli errori. A volte ti capiterà di sbagliare davvero perché, come già detto, errare è umano e spesso utile per migliorarsi. Quando accade, quindi, sorridi a te stessa, prendi nota di dove hai sbagliato e di come puoi migliorare e procedi per la tua strada. Ricorda che volersi bene è il primo dovere di ognuno di noi e nel farlo c’è anche la capacità di perdonarsi errori e gaffe, sorridendo e dandosi una pacca sulla spalla virtuale. Abituarsi agli errori è un buon modo per sentirsi ogni volta più leggeri e per acquisire sempre più audacia nei confronti di decisioni importanti che pian piano si trasformeranno da paurose ad eccitanti.
Non aver paura di chiedere aiuto. In alcuni casi la paura di sbagliare può essere davvero tanta e generare crisi d’ansia o attacchi di panico. Se temi di non farcela da sola o, più semplicemente, senti di aver bisogno di qualche strumento in più per agevolare il tuo percorso, non esitare a chiedere aiuto ad un professionista. In questo modo capirai l’esatta origine del tuo problema, farai pace con te stessa e ti scoprirai sempre più forte e determinata. Perché scegliere di prendere in mano le redini della propria vita è un atto di coraggio che può solo rendere felici e fieri di se.
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