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Pc sulle gambe? Si rischiano macchie permanenti

Lavorare per ore con il pc addosso è rischioso per la pelle. 

 

Quante volte la sera ci mettiamo sul letto con il nostro portatilino sulla pancia per chattare ore ed ore? Oppure una pausa pranzo nel prato con il pc poggiato sulle gambe incrociate? 

Attenzione! Quello che per comodità è il nostro più caro amico per il passatempo, può diventare il peggior nemico della nostra pelle. 

Questa consueta abitudine può provocare una reazione della pelle che gli  scienziati svizzeri chiamano “sindrome da tostapane“. Infatti i rischi che si corrono sono simili a quelli di una prolungata esposizione al sole, con tanto di bruciature e macchie cutanee.   

E’ accaduto a un ragazzino dodicenne (e non solo), il cui caso è stato riportato sulla rivista Pediatrics. Al giovane sono comparse chiazze sulla coscia, dopo aver giocato con il computer tutti i giorni, ore e ore per diversi mesi. L’adolescente, secondo i ricercatori dell’università di Basilea Andreas W. Arnold e Peter H. Itin, che lo hanno avuto in cura, pur avvertendo un forte calore sulla parte interessante, ha continuato a tenere il portatile poggiato sullo stesso punto senza cambiare posizione. 

L”effetto tostapane” può scurire la pelle anche in modo permanente, ragion per cui gli esperti raccomandano a tutti coloro che utilizzano per lunghi periodi e per molte ore un computer portatile di non appoggiarlo direttamente addosso, ma di usare un supporto che faccia da barriera al calore. 

CheDonna consiglia: da IKEA potete trovare un comodo poggia portatile, che sorregge il pc nella giusta posizione, oltre che tenerlo distaccato dalla superficie d’appoggio, in questi casi le gambe.  

Silvia Cini

Classe 1982, giornalista pubblicista dal 2020, divento ‘mamma’ di CheDonna, ideato in concerto con la proprietà, nel lontano 2009. Fu la mia prima esperienza giornalistica e dal primo ‘pubblica’ su WordPress capii che questa era la mia vera passione. Dirigo questa testata da allora, gestendo un gruppo di persone appassionate e professionali che negli anni sono diventate la mia famiglia. Nel 2019 divento mamma di Sara, e grazie a lei do vita ad altri progetti legati al mondo delle mamme e del settore food sempre per la Web365. Oggi dirigo 4 giornali e la mia passione per questo lavoro cresce ogni giorno di più.

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