Un ennesimo caso di pedofilia che dimostra una emergenza da dover necessariamente affrontare e combattere con ogni mezzo.
Capita spesso purtroppo di dover parlare di casi del genere che accadono all’interno del suolo italiano, soprattutto dall’inizio della pandemia ad oggi. Dati purtroppo allarmanti e preoccupanti.
Come infatti si può facilmente notare, si sono susseguiti molteplici casi di pedofilia ed anche pedopo**ografia ai danni di minori spesse volte anche di notevole minore età. E’ stato il caso, solo un esempio, della maxi operazione Pepito avvenuta non molto tempo fa.
Molte di queste indagini hanno dimostrato l’esistenza di una rete di pedofili in tutta Italia. Un fenomeno quindi diffuso e che va combattuto con ogni mezzo. L’avvento dei social ed il contatto con i bambini non sta però aiutando. Questo è uno dei casi di cui tanto si teme.
Uomo adescava sui social bambini di età compresa fra i 6 ed i 14 anni: ennesimo caso di pedofilia
Un uomo di 57 anni, di origini milanese, si è rivelato essere autore di numerosissimi episodi di adescamento e violenza sessuale ai danni di bambine e ragazzine di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Il numero di adescamenti alle sue spalle è davvero molto alto per l’uomo che in passato è stato insegnante di ginnastica e bagnino per piscine.
L’uomo, secondo quanto raccolto dalle fonti ansa, è attualmente detenuto ed è stato fatto oggetto di una misura di sorveglianza speciale e più stringente irrogata dal Tribunale di prevenzione su proposta del Questore di Milano. Il provvedimento di base aveva previsto l’obbligo indissolubile di soggiorno nel comune di residenza per tre anni. Questo tipo di misura è stata poi affiancata anche ad un’altra misura per i social.
Quest’ultimo infatti ha prescritto per il pedofilo, ex insegnante di ginnastica e bagnino, anche di “mantenersi ad almeno 500 metri dai luoghi abitualmente frequentati da minorenni e di non comunicare con loro con nessun mezzo, inclusi i social network“.
Dall’analisi del suo non proprio venerabile curriculum da parte della Divisione anticrimine dalla questura milanese, è emerso che l’uomo, secondo quanto elencato in una nota, avrebbe “adescato almeno 41 ragazzine tra Milano, Gorizia, Viareggio, Firenze, Pistoia, Carrara e La Spezia“.
Non solo, con l’avvento dei social network, sembra avesse anche giù “affinato le sue tecniche di adescamento. Scovava infatti le giovani vittime attraverso Facebook, Instagram e più recentemente con TikTok“.
Un nuovo caso di pedofilia che di certo non rincuora coloro che permettono ai propri ragazzi più piccoli di poter provare a stare sui social e sul cellulare per magari permettere loro un primo approccio con il mondo virtuale.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti dove forniti.