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Le peggiori parti del corpo dove fare tatuaggi: mani, piedi e …

Le peggiori parti del corpo dove fare tatuaggi sono poche, ma hanno cominciato a essere estremamente di moda negli ultimi anni. Ecco quali sono, quali sono i motivi per non sceglierle e, se proprio non se ne può fare a meno, ecco come far durare i propri tatuaggi il più a lungo possibile.

Finger tatoo (Foto: Instagram)

Una volta i tatuaggi erano riservati alle classi sociali meno raccomandabili, poi sono diventati un’espressione artistica della propria individualità da mostrare con orgoglio in ogni occasione.

Se quindi un tempo si preferiva nascondere i propri tatuaggi, facendoli realizzare in punti del corpo nascoste dai vestiti, oggi non ci si pone più alcun problema nel portare tatuaggi sulle parti del corpo visibili.

A prescindere dall’orgoglio di chi li “indossa”, i tatuaggi visibili possono presentare problemi di vario tipo: in ambito lavorativo molto spesso chi porta tatuaggi visibili viene penalizzato rispetto a chi mostra un’apparenza “pulita”, mentre per quanto riguarda l’ambito puramente tecnico, far realizzare tatuaggi in zone sempre a vista come le mani e i polsi presenta alcuni svantaggi importanti.

Mani e polsi non sono le zone peggiori su cui farsi fare un tatuaggio: ce ne sono alcune altre assolutamente da sconsigliare, come il profilo delle ascelle, i gomiti e le ginocchia. Ecco perché.

Le peggiori parti del corpo per i tatuaggi

(Foto: Instagram)

Le mani sono tra le parti del corpo che vengono più tatuate al giorno d’oggi. Vengono richiesti in genere tatuaggi small e minimal, cioè molto piccoli ed essenziali, eleganti e poco ingombranti.

Si tende a pensare che tatuaggi molto piccoli possano avere una riuscita migliore rispetto a tatuaggi grandi e molto dettagliati: in parte è vero, ma anche i tatuaggi molto piccoli sulla pelle delle mani sono destinati a rovinarsi rapidamente.

Il problema, infatti, non risiede nella forma o nella grandezza del tatuaggio, quando nella natura della pelle delle mani e nella sua funzione.

La pelle delle mani subisce un processo di rinnovamento continuo, a causa del fortissimo stress a cui sono continuamente esposte le cellule che la compongono: agenti atmosferici, contatto con sostanze acide, frequenti lavaggi piccole ferite sono tra i fattori che inducono il nostro corpo a “cambiare” costantemente le cellule della pelle delle mani.

La conseguenza più diretta è che l’inchiostro che è stato “iniettato” in queste cellule attraverso gli aghi del tatuatore, è destinato a scomparire velocemente, venendo “scartato” dal corpo assieme alle vecchie cellule della pelle ormai inutilizzabili.

Per questo motivo i tatuaggi sulle mani tendono a sbiadire o a “confondersi” molto rapidamente.

La situazione si fa ancora peggiore se si decide di tatuarsi in corrispondenza delle articolazioni delle dita, dove cioè la pelle è costretta a distendersi e piegarsi moltissime volte al giorno venendo ulteriormente sollecitata.

Lo stesso principio vale per tutte le zone del corpo sollecitate da continui piegamenti, come ad esempio il profilo dell’ascella (ammesso che a qualcuno venga mai in mente di tatuarsi proprio lì!)

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Tatuaggi sui piedi: ecco perché no

(Foto: Instagram)

I tatuaggi sui piedi sono estremamente di moda, e il perché lo si intuisce subito: sono bellissimi, sensuali e molto eleganti.

Il problema è che presentano delle serie “controindicazioni” da non prendere sotto gamba.

Per quanto riguarda il rinnovo cellulare, i piedi subiscono un destino non molto diverso da quello delle mani: costantemente a contatto con le calze e con le scarpe, la pelle dei piedi sfrega in continuazione contro qualcosa e, quindi, si “esfolia” naturalmente.

In estate, quando camminiamo a piedi nudi, la pelle viene “stressata” dal sole a cui non è abituata nel resto dell’anno, dalla sabbia e dal contatto con l’acqua salata. Inoltre il sudore comporta una più rapida esfoliazione della pelle.

Per questa serie di motivi i piedi sono tra le peggiori parti del corpo dove fare tatuaggi, ma non è finita: tatuarli è spesso anche molto doloroso.

Ginocchia e gomiti

Ginocchia e gomiti sono anch’essi tra le parti del corpo che è meglio evitare quando si esegue un tatuaggio.

Il motivo è leggermente differente dai precedenti: la pelle dei gomiti e delle ginocchia è in genere molto più secca della pelle circostante. Questo tende a opacizzare il colore e a farlo apparire vecchio e sbiadito anche quando il tatuaggio è stato eseguito di recente.

Inoltre, la pelle secca tende a desquamarsi facilmente, quindi tende a un veloce rinnovamento cellulare, meccanismo che abbiamo già visto essere un “nemico giurato” della bellezza dei tatuaggi.

Come curare i tatuaggi nelle “parti sbagliate”

Se avrete saputo scegliere bene il vostro tatuatore di fiducia, sarà lui stesso a fornirvi tutti i consigli fondamentali per curare i tatuaggi eseguiti in zone “a rischio” di cancellazione.

In linea generale però le raccomandazioni sono sempre le stesse:

  • Idratare la pelle il più possibile, per mantenere brillante il colore ed evitare l’esfoliazione continua
  • Ribattere il tatuaggio di tanto in tanto per evitare che scompaia del tutto
  • Utilizzare pigmenti di buona qualità nel momento in cui si va a realizzare il tatuaggio e prediligere toni scuri (preferibilmente il nero).

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