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Attualità

Pensione di vecchiaia a 67 anni e bastano 20 anni di contributi: scappatoia INPS

Hai iniziato tardi a lavorare e hai pochi anni di contributi? Nessun problema: ne bastano 20 – o anche meno – per andare in pensione.

Il nodo delle pensioni resta il più arduo da sciogliere e l’argomento resta, senza dubbio, uno dei più “scottanti” degli ultimi anni. Dalla legge Fornero del 2011 in poi, infatti, riuscire ad accedere alla pensione, per molti, sembra essere diventato un obiettivo quasi impossibile.

In pensione a 67 anni anche con pochi contributi/Chedonna.it

Quando parliamo di pensione, i due fattori di cui tenere conto sono, principalmente, due: l’età e gli anni di contributi. I contributi sono il fattore più importante in assoluto: esistono misure di pensionamento che non prevedono alcun requisito anagrafico – basti pensare a Quota 41, per esempio – ma non esistono misure che non tengano in considerazione i contributi versati.

I contributi sono determinanti per due ragioni: in primis se non si raggiunge una soglia contributiva minima non si può neppure accedere alla pensione; in seconda battura, dal 1996 in poi – cioè dall’entrata in vigore della riforma Dini che ha segnato il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo – essi sono importanti ai fini dell’importo dell’assegno previdenziale che una persona andrà a ricevere.

Il guaio è che, attualmente, è frequente che le persone inizino a lavorare in modo stabile sempre più tardi e che, dunque, arrivati a 67 anni abbiano pochi contributi. Ma questo non è più un problema. Esiste una scappatoia per uscire dal lavoro anche con meno di 20 anni di contribuzione.

Vai in pensione subito anche se hai pochi contributi

Pochi contributi e allora niente pensione? No, non è più così: oggi è possibile accedere alla pensione di vecchiaia anche con pochissimi contributi, addirittura con meno di 20 anni. In alcuni casi bastano solo 5 anni di contribuzione per poter lasciare il lavoro e ricevere l’assegno da parte dell’Inps.

Tutte le soluzioni per accedere alla pensione con pochi contributi/Chedonna.it

Come anticipato, è piuttosto frequente la situazione di persone che iniziano a lavorare in modo stabile e continuativo anche dopo i 40 anni. Pertanto costoro non potranno mai accumulare molti anni di contributi entro i 67 anni. Ma questo, ai fini della pensione di vecchiaia, non è più un problema.

Infatti, attualmente, per accedere alla pensione ordinaria di vecchiaia è sufficiente avere appena 20 anni di contributi. Però bisogna attendere di aver compiuto almeno 67 anni di età. Inoltre c’è un terzo requisito da soddisfare: bisogna aver maturato un assegno previdenziale pari almeno all’importo dell’assegno sociale che, per il 2024, corrisponde a 534,41 euro al mese.

Se i contributi sono stati tutti versati entro la fine del 1992 – o se l’Inps ha concesso l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari entro la fine del 1992 – allora si rientra nelle deroghe Amato e, a quel punto, bastano addirittura 15 anni di contribuzione per poter accedere alla pensione di vecchiaia sempre a 67 anni di età.

C’è un caso in cui si può ricevere la pensione anche con solo 5 anni di contributi. E’ il caso di chi non ha contributi antecedenti al 1996. Tuttavia, in questa situazione, la pensione non si riceverà a 67 anni ma bisognerà attendere fino ai 71.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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