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Perché assumere fermenti lattici in gravidanza?

I batteri buoni alleati dell’intestino sono un valente aiuto in caso di disturbi intestinali. Scopriamo come tutelare il nostro intestino delicato, anche in dolce attesa, con i fermenti lattici Yovis, della linea Yovis integratori, e alcune buone abitudini.

Microflora intestinale e ruolo dei fermenti lattici in generale

Spieghiamo il ruolo della microflora intestinale e l’importanza dei fermenti lattici. Il nostro intestino è una grande e accogliente casa, o meglio, una “foresta” popolata da una moltitudine di microrganismi, in parte benefici e in parte potenzialmente dannosi, che vivono in equilibrio tra loro e con il nostro organismo: il microbiota intestinale.

Il microbiota del tratto gastrointestinale ha un ruolo primario nel mantenere lo stato di salute del nostro organismo, e varia da una persona all’altra. Possiamo infatti asserire che ciascuno di noi possieda una propria “impronta digitale batterica” (fingerprint batterico), ossia un personale profilo di specie, una sorta di “identità biologica” diversa da quello degli altri individui, e caratterizzata da batteri molto diversi tra loro per specie, ceppo e genere.

La salute intestinale è correlata all’equilibrio fisiologico della microflora, anzi, dipende da tale equilibrio, sua volta imprescindibile per il benessere complessivo dell’ organismo. Può succedere, e non è raro, che questo equilibrio si rompa, con una conseguente modificazione della microflora intestinale. Come conseguenza, possono subentrare disturbi relativi al tratto enterico.

Il ruolo dei fermenti lattici per un intestino felice

Soprattutto in caso di disbiosi, ma anche in condizioni di salute, è opportuno assumere fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali che svolgono un’azione positiva sull’intestino e sull’organismo, e possono contribuire a ripristinare lo stato di eubiosi intestinale.

Come abbiamo detto, sulla mucosa intestinale coesistono moltissime specie batteriche differenti per ceppo, specie e genere, in perfetta simbiosi con il nostro organismo. Sarà quindi utile e consigliabile assumere prodotti che contengono probiotici in elevata quantità e di specie diverse: infatti, in virtù di questa varietà e ricchezza, i probiotici hanno una più elevata probabilità di popolare l’intestino, agendo in sinergia per integrare i microrganismi mancanti e contrastare l’azione dei patogeni.

Perché assumere fermenti lattici in gravidanza?

Assumere fermenti lattici in gravidanza può essere utile tanto quanto può essere utile farlo nella quotidianità, per promuovere il benessere e l’equilibrio intestinale anche in salute, e non solo in caso di squilibri. La gravidanza di per sé non è una particolare condizione che richieda l’ “intervento” straordinario dei batteri buoni; tuttavia, assumere fermenti lattici durante la gestazione può essere utile poiché la motilità intestinale potrebbe essere alterata a causa di variazioni a livello ormonale.

Non sempre insorgono problemi intestinali durante la gravidanza: quando fila tutto liscio è un sollievo per la futura mamma che può godersi i nove mesi senza intoppi o sgradevoli problemi.

D’altronde, potrebbero insorgere problemi di stitichezza. Ciò avviene poiché il progesterone, responsabile del sano andamento della gravidanza, contribuisce a rallentare la contrazione della muscolatura liscia e l’attività intestinale. Ciò può comportare il peggioramento di una stitichezza preesistente o favorire la comparsa del problema, si tratta comunque di una situazione temporanea.

Un alto livello di estrogeni può favorire episodi di flatulenza e nausea. Con il progredire della gravidanza, l’utero esercita una sempre maggiore pressione su stomaco e intestino. Questa condizione può rendere più lente le funzioni digestive e determinare un aumento del meteorismo, cioè della produzione di gas, con gonfiori addominali. I gas intestinali possono essere accompagnati da stitichezza.

C’è chi in gravidanza sperimenta la diarrea, ma si tratta di un sintomo aspecifico riconducibile a un aumentato consumo di alimenti vegetali per prevenire la stipsi o a una supplementazione di ferro, consigliata dal ginecologo. in entrambi i casi, l’intestino potrebbe essere scombussolato e anche qui i fermenti lattici possono intervenire, contribuendo a ristabilire una condizione di eubiosi.

Come proteggere l’equilibrio intestinale in gravidanza?

Stipsi, gonfiore addominale, dolore addominale, irritabilità intestinale: non preoccupiamoci, sono disturbi frequenti, che purtroppo non risparmiano le future mamme. Oltre all’utilità dei fermenti lattici in gravidanza, ecco alcuni consigli di salute da seguire nella quotidianità per conservare l’equilibrio intestinale e ridurre sintomi enterici sgradevoli.

Alimentazione leggera e pasti ben distribuiti

Molte quasi- mamme sono colte da voglie strane e improvvise, spesso da veri attacchi di fame compulsiva! Attenzione ad alcuni consigli in cucina: se già si è soggette a irritabilità intestinale, è buona norma cercare per quanto possibile di seguire una dieta sana ed equilibrata, lo avrà sicuramente consigliato anche il ginecologo.

Pasti leggeri, sazianti e nutrienti, niente eccessi. Il che non significa che non ci si possa concedere una pizza il sabato sera un un bel gelato: non ci si deve mortificare! tuttavia, è opportuno alimentarsi “ascoltando” le necessità del proprio intestino.

Evitiamo fritti e condimenti ricchi di grassi, intingoli e salse piccanti, che richiedono una digestione lenta e lunga, e possono incidere anche sulle funzioni intestinali. Limitiamo i cibi che possono avere un’azione irritativa o astringente: frutta troppo acerba, agrumi, kiwi, pomodori e salse di pomodoro, spezie, tè, caffè, vino e alcolici. Anche bevande ad azione lassativa (i legumi) sono da introdurre con moderazione, per non peggiorare una eventuale situazione di diarrea.

Consumare fibre con moderazione

Soprattutto se soffriamo di stitichezza in gravidanza, è consigliabile inserire nella dieta un adeguato apporto di fibre alimentari di ortaggi, frutta e legumi. I legumi di cui abbiamo parlato sono una valida fonte proteica e preziosa fonte di fibre, senza esagerare, se consumati con parsimonia.

Idratarsi adeguatamente

Un apporto idrico ottimale prevede almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Beviamo con frequenza e a piccoli sorsi, non solo per idratarci, ma anche per promuovere il transito intestinale, contribuendo a rendere morbide le feci, agevolandone l’espulsione.

Facciamo movimento

Se non stiamo vivendo una gravidanza a rischio e possiamo muoverci liberamente, una passeggiata quotidiana di 20- 30 minuti può contribuire a favorire la motilità intestinale.

Prediligere abiti confortevoli

Evitiamo di indossare vestiti eccessivamente aderenti, che potrebbero comprimere stomaco e addome, acuendo eventuali sintomi intestinali. Scegliamo un vestiario comodo e traspirante, in fibra naturale.

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