Nel pazzo mondo delle superstizioni c’è anche quella del sale rovesciato a terra o sul tavolo. Sai che potrebbe portare iella? Scopri di più su questa antica credenza popolare.
Il mondo delle superstizioni è vasto. E’ fatto di credenze popolari che si perdono nella notte dei tempi. Sono davvero tante. Si spazia da quella del gatto nero, di stampo medioevale, a quella degli abiti di colore viola, passando per quella di non guardarsi mai negli occhi durante un brindisi e così via.
Quando si parla di superstizioni l’atteggiamento di alcune persone si traduce così: non ci credo ma evito! Un po’ come dire: nel dubbio, meglio sottrarsi. Tramandate di generazione in generazione, le superstizioni popolari hanno comunque un certo fascino. Raccontano tanto di usi e costumi del passato e c’è chi le studia persino all’università.
Gli antichi romani, per esempio, evitavano di sposarsi in alcuni giorni dell’anno. Si affidavano ad amuleti per scacciare la iella in diverse situazioni. Anche i Greci temevano la malasorte. Gli agricoltori indossavano talismani, al collo o al braccio, per invocare la giusta quantità di precipitazioni per i raccolti.
Le superstizioni partono da lontano ed arrivano fino ai giorni nostri. Tra le credenze più diffuse c’è quella del sale rovesciato sulla tovaglia. In molti pensano che porti iella. Ma da dove nasce questa convinzione? Scoprilo subito!
“Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio”. E’ il titolo del celebre film con Lino Banfi. ll protagonista, interpretato dall’attore pugliese, si convince di avere il malocchio e si rivolge ad un mago per mettere fine alla malasorte che lo perseguita.
Il tema della superstizione pervade anche il mondo dell’arte. Molti dipinti fanno riferimento ad antichi rituali anti-iella. Tra le credenze popolari più vicine a noi c’è quella del sale caduto a terra o sul tavolo. In entrambi i casi, per alcuni, non porta bene! Ma quale sarebbe il motivo?
Anticamente il sale veniva considerato un bene preziosissimo. Perderlo significava mancati guadagni. Si narra che i soldati romani venissero pagati con il sale. Per molti studiosi, da questa abitudine, deriverebbe la parola salario.
Se il sale cade sul tavolo (o a terra) accidentalmente alcuni credono, ancora oggi, che possa arrivare un periodo di magra o, più in generale, di sfortuna.
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Un altro indizio arriva dalla pittura. Nel celebre dipinto di Leonardo Da Vinci, L’Ultima Cena, si può scorgere del sale rovesciato sul tavolo. Forse l’autore, con questo dettaglio, ha voluto rimarcare il tradimento di Giuda Iscariota, avvenuto il giorno dopo.
Cosa deve fare chi crede che il sale caduto porti iella? Ci sono dei ‘trucchetti’ per scongiurare la malasorte! Per prima cosa va raccolto. Fatto questo, bisogna tirare tre manciate dietro di sé. Un gesto ‘egoista’ perché, secondo la credenza, la sfortuna si abbatterà soltanto su chi andrà poi a pulire.
Per rimanere nel discorso delle superstizioni da cucina e dintorni, anche l’olio versato a terra porta male. I superstiziosi corrono subito ai ripari, gettando del sale sull’olio, in modo da formare una specie di croce per scacciare la iella.
E tu come te la cavi con la superstizione? Resti impassibile oppure fai tutti gli scongiuri del caso? Sei anche tu della scuola ‘non ci credo ma è vero’? Noi crediamo che la sfiga non esista, assolutamente. Pensare sempre positivo è il migliore amuleto che ci sia contro ogni avversità.