Ti è mai capitato di toccare qualcosa o qualcuno e di ricevere una scarica elettrica? Ecco le spiegazioni scientifiche di questo fenomeno.
Ogni giorno accadono cose incredibli che non riusciamo a spiegarci, per esempio un brano che ci mette i brividi, un deja-vue, oppure un’illusione ottica. Fenomeni che ci intrigano perchè non riusciamo a spiegarli. Oggi la scienza interviene per spiegarci perchè oggetti e persone ci danno la scossa e per farlo ci spiega il concetto di origine dell’elettricità statistica.
Perchè sfiorando alcune persone avvertiamo una scossa? perchè d’inverno il fenomeno si accentua? perchè alcune persone sentono queste scosse più di altre? Come fare per smettere di avvertire queste scosse? Sono tante le domande che generalmente suggerisce l’argomento. Sicuramente non si tratta di un’atto voluto, ma casuale e dipende da uno squilibrio elettrostatico. Per capire meglio bisogna andare per gradi.
Prima di tutto dobbiamo cercare di comprendere cos’è l’elettricità statica.
Ogni materiale ha una carica elettrica. Avvicinando e frizionando due materiali entrambi isolanti ( es. osservate cosa accade sfregando i capelli su un palloncino) si genera questa elettricità statica. Sfregando i due oggetti si genera un trasferimento di elettroni. L’oggetto che perde qualche elettrone prende la carica positiva e quello che perde alcuni protoni prende la carica negativa. La differenza di potenziale tra la carica positiva e quella negativa genera l’elettricità statica.
Anche i nostri corpi sono conduttori di elettricità e quando accade che un corpo ne accumula più di un altro e tocca un corpo più scarico dal punto di vista elettrostatico avviene un trasferimento di cariche elettriche atte a riequilibrare lo squilibrio elettrostatico. Non sempre avvertiamo la scossa , a volte le cariche si disperdono in modo impercettibile.
Andrea Bianchi, professore del dipartimento di fisica dell’Università di Montreal, spiega che: “Anche se non ce ne rendiamo conto, il nostro stesso corpo è in perenne squilibrio elettrostatico. A seconda di ciò con cui entriamo in contatto, perdiamo o guadagniamo dozzine o addirittura centinaia di elettroni in qualsiasi momento “. È questo squilibrio dà l’impressione di una scossa elettrica.
Anche gli oggetti possono darci una scarica quando accumulano diverse cariche. Andrea Bianchi spiega che si tratta di una piccola scossa che “corrisponde a una scarica di 20-30 kilovolt, che rappresenta una quantità di energia piuttosto piccola”.
Queste scosse si avvertono maggiormente toccando oggetti metallici come le maniglie delle porte e quando si indossano abiti sintetici o in presenza di tappeti che sono carichi di elettricità statica.
Inoltre questi shock più frequenti in inverno. Andrea Bianchi ha una spiegazione per tutto: “In inverno l’aria è più secca, il che rallenta il trasferimento degli elettroni”, al contrario l’aria calda tipica dell’estate piena di vapore acqueo aiuta a dissipare gli elettroni velocemente.
Altri fattori incidono rendendo alcuni soggetti più attanagliati dalle scariche elettriche rispetto ad altri. Ad esempio la secchezza della pelle. Più la pelle è secca più è resistente alle scosse, pertanto le persone con la pelle secca saranno più soggette a questi shock.
Ridurre la frequenza delle scosse elettriche è possibile, basta prendere alcune misure precauzionali su base quotidiana: