Pierluigi Diaco ha dovuto subire l’umiliazione di vedere cancellato il suo Io e Te dopo una stagione di successo: perché la RAI sta prendendo le distanze?
Non c’è alcuna traccia di Io e Te sul palinsesto della prossima stagione televisiva RAI e, almeno finora, il conduttore Pierluigi Diaco non ha ricevuto dalle dirigenze dell’azienda alcuna comunicazione in merito al suo futuro professionale.
Questo “trattamento del silenzio” che la RAI sta riservando agli uomini più chiacchierati del piccolo schermo, sembra assolutamente chiaro in merito agli intenti della RAI nei confronti del presentatore.
Dopo le polemiche social che Pierluigi Diaco ha suscitato a causa del suo atteggiamento nei confronti di ospiti e collaboratori c’era da aspettarsi una strigliata da parte della RAI ma, di certo, Diaco non si aspettava che addirittura la rete decidesse di non continuare a produrre Io e Te.
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La sua reazione su Twitter è stata assolutamente furiosa e ha tirato in ballo addirittura il direttore di Raiuno Stefano Coletta.
Pierluigi Diaco e lo sfogo dopo la chiusura di Io e Te
Continua l’odissea social di Pierluigi Diaco, che appena dieci giorni fa aveva dato l’addio a Facebook e Instagram a seguito delle accuse che lo avevano colpito per la sua aggressività alla conduzione di Io e Te.
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Dopo la valanga di proteste che si erano levate dai social contro di lui, il conduttore aveva anche cercato di dare la sua versione dei fatti durante un’intervista con Flavio Insinna ma, anche in quel caso, la sua strategia e il suo atteggiamento davanti alle telecamere non aveva affatto convinto i telespettatori i quali, al contrario, si erano sentiti presi in giro dal conduttore.
Successivamente, Diaco era arrivato a chiudere i propri profili social affermando che avrebbe tenuto attivo soltanto Twitter, preferendo tornare al mondo reale, dove non si viene esposti alle critiche di persone prive delle capacità e della preparazione necessaria a criticare il lavoro di un giornalista professionista.
Purtroppo la decisione di “salvare” il suo profilo Twitter dalla cancellazione è durata molto poco, fino alla mancanza di comunicazione da parte di Raiuno in merito al destino di Io e Te.
“Così come Salvo Sottile anch’io non ho ricevuto comunicazioni da parte di Rai 1 sul mio futuro. Sono stato io a informare Stefano Coletta che, in mancanza di comunicazioni, mi stavo muovendo per proporre una nuova idea a un’altra rete Rai per il 2021”.
Pare quindi che il divorzio tra Diaco e Rai 1 sia ormai una questione di giorni e che Diaco non accetti l’idea di essere messo da parte senza nemmeno una comunicazione ufficiale.
Con ogni probabilità a indispettire il giornalista è stato il fatto che il silenzio stampa da parte di Raiuno arriva dopo una stagione di ottimi ascolti, che per mesi hanno costituito il vero punto di forza di Io e Te e che non hanno deluso il conduttore nemmeno nel momento in cui le polemiche si sono sollevate con più forza contro di lui.
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Perché allora la RAI ha deciso di rinunciare a un programma di successo in un momento così delicato per la televisione italiana post – coronavirus? Probabilmente perché Pierluigi Diaco è stato ormai identificato dal pubblico come un presentatore privo di empatia e incapace di portare rispetto a coloro che lavorano con lui. In un momento storico in cui apertura, diplomazia e tolleranza sono le parole all’ordine del giorno della politica, la RAI non può permettersi di veicolare i possibili messaggi d’odio che il comportamento di Diaco può trasmettere in futuro.