Una posizione infelice, quella del Sindaco di Roma, Ignazio Marino sulla vicenda dei maialini che nel quartiere Boccea sono stati nuovamente sorpresi a rovistare tra i rifiuti dei cassonetti, stracolmi.
Una vicenda che fu immortalata da alcuni scatti fotografici, nel dicembre del 2013, come simbolo della decadenza della capitale. Il caso sembrava risolto con l’intervento di una cooperativa che, guarda caso, si trattava della Cooperativa 29 giugno, investita dalla maxi inchiesta sulle infiltrazioni mafiose a Roma.
Valentina Coppola, presidente di EARTH, l’associazione per la tutela giuridica della natura e dei diritti degli animali, ha reso noto in un comunicato che “a Natale 2013 la foto dei maiali tra i rifiuti intorno ai cassonetti nella zona di Boccea hanno fatto scalpore, veicolate dai social network. Ora i maiali sono tornati a grufolare tra i rifiuti non raccolti di Boccea e il sindaco Marino ha deliberato che se il proprietario non li terrà a bada gli animali saranno sequestrati e soppressi“.
“È una soluzione tanto incivile quanto vigliacca”, ha commentato la Coppola, sottolineando che “i proprietari degli animali sono stati individuati quindi basterebbe sanzionarli per l’illecito di malgoverno e ordinare di mettere in sicurezza il recinto per evitare la sanzione raddoppiata”,
L’associazione ha ricordato che l’abbattimento degli animali va scelta come “ultima procedura” solo una volta tentate tutte le altre strade.
“Se Marino darà luogo all’uccisione degli animali lo porteremo in procura con l’accusa di uccisione immotivata di animale”, ha pertanto ammonito l’associazione, concludendo che “non possono pagare sempre loro per le disfunzioni e le incapacità degli amministratori!”.