La nostra postura cambia nel corso del tempo, riflette il nostro vissuto e ci comunica quando qualcosa non va anche a livello psicologico oppure emotivo. Quando il corpo ci lancia segnali d’allarme o richiede attenzioni, si può intervenire con l’antiginnastica. Un miglioramento fisico, infatti può influenzare il benessere della psiche e aiutarci a superare le situazioni difficili della vita. Il corpo e la psiche sono sempre connessi tra loro. Il corpo è dunque un riflesso di quello che è la nostra mente. Se a livello psicologico di fronte a una situazione difficile diciamo: “Mi butto tutto alle spalle”, a volte certi pesi emotivi rimangono sulle spalle per davvero e influenzano la nostra postura. La forma che il corpo ha in questo momento della nostra vita è la sintesi del nostro vissuto, ci parla di quello che abbiamo risolto, ma anche di ciò che abbiamo lasciato in sospeso o non siamo riusciti a superare. Ma vediamo più da vicino come superare questi “pesi” che abbiamo sulle spalle, scrollandoci da dosso i motivi che ci portano ad avere una postura sbagliata. Le emozioni generano una serie di cambiamenti che avvengono a livello corporeo esterno come nella mimica del nostro viso, nei toni della voce e della gestualità corporea. A seconda dell’emozione che si prova, la nostra postura cambia, perché ogni emozione è associata a particolari segnali del corpo.
La postura è lo specchio di personalità, vissuti emotivi, sociali e psicologici. Per questo può essere considerata la manifestazione corporea della nostra comfort zone. Attenzione! Il potere della postura può rinforzare addirittura le emozioni e influenzare la percezione del dolore. Alcune tecniche di recitazione permettono agli attori di impersonare meglio i personaggi evocando stati emotivi attraverso l’assunzione di determinate posture, tonalità di voce e respirazione. Al contrario un massaggio, una manipolazione, una postura, un esercizio diventano l’opportunità per mettere in discussione qualcosa di più profondo di una contrattura.
Lo sapevi che le tue emozioni vanno a influenzare la forma dei tuoi muscoli? Ad esempio, quando sei triste i muscoli si modellano sulla tristezza (ossia spalle incurvate, testa bassa ecc. ecc.) Un po’ quando ai fiori mancano l’acqua e il sole e iniziano ad appassire, incurvando il fusto. Così quando proviamo molte emozioni negative il nostro corpo si incurva e ne subisce le conseguenze. Il dolore emotivo, in questa circostanza, si trasforma in dolore fisico e in una Postura Scorretta. Questa tensione riguarda in particolare la schiena. Ciò causa quel tipico atteggiamento curvo a cui consegue la chiusura delle spalle, l’affossamento del torace portando delle conseguenze negative anche sulla respirazione. Il mal di schiena colpisce diverse persone e una buona parte ha imparato a convivere con questa problematica che diventa così compagna nella quotidianità. Il mal di schiena è un classico esempio di dolore riflesso. La relazione tra stato emotivo e postura è ormai supportata da numerose ricerche scientifiche e portate avanti da studiosi provenienti da scuole diverse. Quindi il nostro umore influenza il nostro corpo e la nostra postura.
Non tutti sanno che la nostra postura influenza la nostra felicità. Paul Ekman è stato il primo a scoprire che, non solo sorridiamo quando siamo felici, ma che diventiamo felici quando sorridiamo. Un esempio è quello di alzarsi in piedi e iniziare a saltare con le braccia in alto. Allo stesso tempo provare a fare un pensiero negativo. Risultato? Impossibile! Ecco che dunque quando siamo felici, saltiamo, gesticoliamo e guardiamo in alto, è difficile concepire un pensiero negativo. Se piangiamo e solleviamo lo sguardo, questo basta per farci smettere di piangere. Ecco perché si dice ai bambini quando piangono “guarda l’uccellino”, un modo carino di far volgere loro lo sguardo in alto e smettere, così, di piangere. Quindi, quando abbiamo emozioni negative la nostra postura sarà negativa, sbagliata. E’ un circolo vizioso che non finisce: più provi emozioni negative più la tua postura peggiora, più la tua postura peggiora più provi emozioni negative, dato che la postura influenza il tuo modo di provare le emozioni. Quando siamo entusiasti e felici la nostra postura è sicuramente più sicura ed aperta. L’assunzione di una posizione eretta manderà un messaggio positivo al nostro cervello che gioverà, non solo al nostro umore, ma anche al nostro livello di energia. Ciò avviene perché una postura più eretta ed aperta consente alla nostra respirazione di essere più regolare, e al nostro organismo di usufruire del giusto apporto di ossigeno.
La buona notizia è che se da una parte le emozioni negative possono influire sulla comparsa di atteggiamenti posturali scorretti, è anche vero il contrario. E cioè che migliorando la postura può migliorare anche il tuo stato emotivo. Il rapporto tra il corpo e la mente decorre in entrambe le direzioni. Ciò significa che da un lato la tua mente influenza il tuo corpo e dall’altro, il tuo corpo reagisce innescando nuovi feedback per la tua mente. Uno dei principali muscoli che subisce l’influenza negativa del tuo stato emotivo è l’Ileo-Psoas, chiamato il Muscolo dell’Anima. Questo muscolo collega le gambe alla colonna vertebrale. È il principale responsabile del nostro equilibrio e della nostra postura. Se contrai spesso il muscolo Psoas ( cioè quando stai troppo tempo nella stessa posizione o fai degli esercizi fisici in maniera scorretta) provochi un accorciamento. Se avviene questo accorciamento, gli effetti sul tuo stato emotivo, oltre a quelli fisici, possono essere:
Abbiamo già accennato come il mal di schiena possa dipendere dalle nostre emozioni negative e da una postura sbagliata. Secondo la psicosomatica molti disturbi fisici dipendono da ragioni psicologiche perché corpo e mente sono indissolubilmente legati. In tale ottica il mal di schiena non è causato solo da posture scorrette e problemi muscolo-scheletrici, ma anche dalle emozioni. Sulla schiena riversiamo infatti tensioni, stress, preoccupazioni, e sulla colonna vertebrale scarichiamo il peso delle responsabilità quotidiane. Non a caso, la colonna è l’asse del nostro corpo e simbolicamente rappresenta il nostro sostegno. Ed è proprio lungo la colonna che le emozioni negative scendono provocando vari tipi di mal di schiena, di cui è possibile individuare le cause a seconda di dove il dolore si localizza e di come si sviluppa. Possiamo suddividere per maggiore comprensione la nostra schiena in 4 zone: cervicale, dorsale, lombare e zona sacrale e coccige. Il mal di schiena colpisce solitamente una di queste zone o più di una.
Ogni zona colpita ha una spiegazione fisica e una emotiva. Soffermiamoci sui significati emotivi che corrispondono ad ognuna di queste zone.
Emozioni e tensioni mentali vanno quindi a colpire i nostri punti deboli quelli che magari già stiamo sovraccaricando con posture sbagliate (ad esempio quella davanti al pc per chi lavora molte ore davanti allo schermo).
Studi recenti hanno mostrato che uno stato emotivo è in grado di influenzare la postura del nostro corpo e viceversa ma anche che, modificando la postura, si ha un miglioramento dell’umore e del proprio livello di energia. Tutti gli sforzi, sia fisici che mentali, a cui abbiamo sottoposto il nostro corpo nel corso della vita, si manifestano attraverso la postura. Il corpo non dimentica e reagisce con un diverso atteggiamento posturale ad ogni sollecitazione o dolore. Ecco perché è importante prendersi cura del proprio stato mentale e fisico. Ecco come fare, attraverso dei semplici esercizi che aiuteranno a scaricare il dolore e la mente.
Le spalle, il collo e la parte alta della schiena si tendono in avanti, di poco o tanto. E’ come se il corpo fosse piegato dal peso immaginario di una valigia, o più valigie che portiamo addosso. Metaforicamente contengono i nostri problemi e quelli che assorbiamo dagli altri, di cui ci facciamo carico. Questa postura può indicare anche stanchezza fisica e mentale, uno stato di scoraggiamento o depressione. Vengono a mancare la fiducia e l’amore per se stessi e ci si piega agli eventi della vita. L’atteggiamento è tipico anche di chi si preoccupa troppo degli altri, facendosi carico di più problemi di quelli che si riescono a sopportare. In questo particolare caso, l’esercizio suggerito per stimolare il cambiamento è quello di evocare l’immagine della “fontanella” che è il punto della testa che vede la luce per primo al momento della nascita. Quindi:
Denti e labbra stretti, mandibola contratta sono la manifestazione fisica dell’esortazione “stringi i denti”: indica lo sforzo per sopportare un carico quando abbiamo esaurito le energie. Dopo un momento di difficoltà si dovrebbe sempre “allentare la presa!, invece, spesso il dolore, lo stress, l’ansia, la paura, la rabbia ci rimangono addosso. Quando si stringono i denti, la mandibola si contrae, così come tutto il viso. Se i denti non chiudono in maniera corretta, possono verificarsi contratture dolorose. In questo caso, l’esercizio suggerito è quello di imitare un gesto tipico dei bambini impegnati in un’attività che li interessa.
Quando il bacino si chiude in avanti, le ossa sono come petali di un fiore che si chiude, inconsciamente si assume una posizione di difesa della nostra parte più intima. Questa postura scorretta si scopre di solito quando si notano le ginocchia valghe e/o i piedi piatti, poiché il femore si adatta alla posizione assunta dal baino ruotando le articolazioni. La chiusura che si verifica a livello dei genitali può riflettere una vulnerabilità a livello della sfera legata alla sessualità, alla maternità o ai legami affettivi della primissima infanzia. L’esercizio suggerito:
Sapere come ottenere una postura migliore è come sapere il metodo per avere successo nella vita. La postura migliore è la prossima. Il mio suggerimento è avere un atteggiamento positivo, attivo e aperto alla sperimentazione di nuovi stimoli. Molte persone hanno uno stile di vita sedentario. Alcuni lavorano per ore nella stessa posizione e non fanno alcuna attività fisica: un buon inizio può essere prendersi il tempo per uscire dalle proprie abitudini.
Ma come eliminare le brutte tensioni e riacquistare una corretta postura? Per potersi liberare da queste tensioni che provocano, oltre ad una postura scorretta ed in alcuni casi dolore, ripercussioni negative sul tuo umore sono:
Un consiglio valido per tutti, anche in termini di prevenzione, è imparare a osservare la propria postura: basta mettersi in piedi davanti allo specchio, con i piedi paralleli e le braccia distese lungo i fianchi, per osservare l’altezza delle spalle (non devono essere “incassate”), la posizione delle ginocchia (dritte), l’allineamento della testa rispetto al resto del corpo. Anche se non si riscontrano anomalie, occorre poi fare attenzione a mantenere le posture corrette e a correggersi durante l’intero arco della giornata. Per esempio, da seduti è importante appoggiarsi bene in fondo al sedile ponendo un piccolo cuscino cilindrico tra la regione lombare e lo schienale, i piedi devono essere appoggiati a terra e le ginocchia devono formare un angolo retto. Quando si deve sollevare un oggetto da terra occorre flettere le ginocchia e, se bisogna trasportare dei pesi, è bene suddividerli tra le braccia, tenendoli aderenti al corpo. Altra regola d’oro: evitare di mantenere a lungo posizioni fisse.
Durante lo studio o il lavoro, occorre fare piccole pause, alzandosi per un paio di minuti ogni ora, in modo da abbandonare le posture sbagliate e contrastarne gli effetti. Ascoltare e rispettare le esigenze del proprio corpo, prendendosi i break necessari, è la migliore forma di prevenzione. Migliorando le probabili asimmetrie del nostro corpo e la nostra capacità respiratoria, molti degli effetti negativi causati da una cattiva postura e dai vissuti emozionali che influiscono sulla nostra vita quotidiana, miglioreranno spontaneamente grazie anche a una migliore distribuzione energetica. Questo si ripercuote in maniera positiva sull’individuo quindi possiamo dire che, così come uno stato emotivo può influenzare il nostro corpo, questo a sua volta influenza le nostre emozioni ed i nostri pensieri. Sì evince che inserire piccoli accorgimenti posturali come abbassare le spalle quando si guida o si sta al computer e correggere la nostra postura, contribuisce al nostro benessere somatopsichico.
E’ bene ricordare che la miglior attività per la colonna vertebrale è la mobilizzazione delle vertebre fatta con una buona attività posturale non di potenziamento come molte discipline suggeriscono, ma di allungamento ed elasticità.
Poco conosciuta dai più, anche se nata negli anni ’70 ad opera della kinesiterapeuta francese Thérése Bertheart con il supporto della fisioterapeuta Francoise Méziéres, l’antiginnastica è una disciplina che aiuta a migliorare la postura e non solo quella. L’antiginnastica è una pedagogia corporea che propone movimenti lenti e misurati del corpo, finalizzati a un vero e proprio riequilibrio muscolare e alla cognizione corporea soggettiva. L’obiettivo di questo metodo non è unicamente quello di allungare i muscoli ma, mediante la ripetizione di peculiari movimenti, anche di integrare lo stato di benessere così acquisito nelle azioni quotidiane. Da un corpo contratto e sofferente, grazie a questa disciplina, si va verso un corpo pieno di energie e agilità. Si tratta di una classe di esercizi che hanno come comun denominatore un lavoro cosciente su se stessi, finalizzato a scovare il luogo in cui si celano le tensioni per alleviarle tramite movimenti di estensione della muscolatura posteriore, in particolare delle catene cinetiche. Queste catene cinetiche sono rappresentate dai tessuti muscolari che generalmente usiamo nella posizione eretta e che, col passare del tempo, tendono a ridursi, indurirsi e indolenzirsi. Il rilassamento dei muscoli posteriori permette il recupero automatico della funzionalità degli altri muscoli, consentendo armonia ed equilibrio al resto del corpo. Grazie a piccoli e precisi movimenti, che rispettano la fisiologia e la chinesiologia muscolare del soggetto, si è in grado di ridestare tutte le zone dimenticate e remote del nostro corpo, spezzando le catene della rigidità, seppur senza mai forzare l’ampiezza articolare della persona. Seduta dopo seduta, ci si libera di rigidità, contratture e dolori muscolari o articolari perché il corpo si riallinea. Una stessa postura può essere riconducibile a più di una situazione; per questo, con l’analisi del vissuto della persona si può risalire al tipo di disagio. Un’altra variabile è legata all’età. Da giovani, il corpo e la mente sono malleabili, poi, diventano più rigidi. Ma si può recuperare in elasticità a tutte le età. L’antiginnastica si rivolge inoltre a coloro che soffrono di stress, stati ansiosi, insonnia, mal di testa e difficoltà digestive e intestinali. Può inoltre rivelarsi un aiuto determinante per cervicalgie e lombalgie da contratture muscolari e per patologie come lordosi, cifosi e scoliosi.
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