Un Professore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino ha deciso di fare sesso davanti alla webcam durante la didattica a distanza: gli studenti sconvolti e le conseguenze disciplinari.
Si è assolutamente trattato di un tragico errore nato dalla poca dimestichezza con gli strumenti informatici, ma le sue conseguenze non sono affatto divertenti come potrebbe sembrare la storia a uno sguardo superficiale.
La vicenda ha per protagonista uno stimatissimo professore di Belle Arti, almeno stando a quanto dichiarato dal Preside dell’Accademia di Urbino in un comunicato ufficiale in cui l’Accademia ha dovuto spiegare la situazione.
Durante una lezione di Didattica a Distanza incriminata era previsto che la scolaresca intenta a seguire la lezione assistesse a un documentario che il professore aveva provveduto a far partire interrompendo la condivisione dell’immagine della sua webcam.
A causa della poca pratica o di un drammatico errore di distrazione, il passaggio dall’immagine inviata on line dalla webcam non è stata sostituita dalle immagini del documentario: la webcam ha continuato a inviare immagini degli interni della casa del professore il quale, evidentemente, aveva deciso di prendersi una piacevole pausa dalle fatiche della didattica.
Senza rendersi conto che la webcam stesse continuando a funzionare come prima, il professore si è intrattenuto in un rapporto sessuale che è stato “trasmesso in diretta” a tutti i suoi studenti.
“Non sono un’esibizionista né un perverso”: la difesa del professore che ha fatto sesso in webcam
Nel momento in cui l’incresciosa situazione è stata segnalata alle autorità scolastiche è avvenuto immediatamente il confronto tra gli studenti e il Preside, che ha riassunto la vicenda così: “Quel che è accaduto rappresenta un episodio molto grave […]. Da un lato abbiamo subito incontrato gli studenti per ascoltare, al riguardo, i loro sentimenti molto combattuti, per nulla elaborati. Di seguito abbiamo convocato il professore, che ha perfettamente compreso la posizione degli allievi e dell’istituzione. Ha rassegnato spontaneamente e consapevolmente le dimissioni“.
Il preside Cesari ha anche aggiunto che il professore in questione, amatissimo dai suoi alunni, si è congedato da loro con una toccante lettera di scuse che è stata in grado di mantenere intatti sia l’affetto degli studenti sia la stima degli altri colleghi.
A quanto pare, inoltre, l’intemperanza del professore è stata una causa indiretta del lockdown: “Non vedevo la persona che era con me da diversi mesi a causa della pandemia. Un rapporto stabile sul quale ha pesato moltissimo la lontananza di questo periodo. Sono mortificato. […] Convinto che i ragazzi fossero impegnati a seguire i filmati e la lezione ci siamo lasciati andare. Ho ceduto. Vorrei essere giudicato sotto il profilo umano perché non sono un perverso e nemmeno un esibizionista. Per questa ragione dopo l’episodio ho rassegnato le mie dimissioni”.
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C’è solo da fare una considerazione: tutti i docenti del mondo impegnati nella Didattica a Distanza sono quotidianamente alle prese con problemi di connessione e problemi di visualizzazione delle immagini didattiche da parte degli alunni. Stavolta, guarda caso, è andato tutto liscio.