C’è ancora chi la confonde con altri cereali, chi non la lava prima di cuocerla, chi la fa diventare una pappetta: eppure per la quinoa le regole sono chiare
Fa bene ed è pure buona perché ha un sapore diverso da quello che abbiamo sempre mangiato. Ecco perché la quinoa sta entrando a far parte della nostra alimentazione, forse non quella quotidiana ma certamente ci sono molti più italiani che la usano.
Eppure ci sono ancora quelli che hanno pregiudizi, oppure che non la sanno riconoscere e quindi nemmeno usare nel modo giusto. Perché la quinoa non è un cereale e questo è il primo errore da non commettere: c’è infatti chi la tratta esattamente come gli altri cereali e quindi la mette in ammollo, ma è semplicemente sbagliato.
Sarà sufficiente aprire la confezione e lavare i chicchi sotto abbondante acqua corrente. Infatti c’è chi fa l’errore opposto e la cucina senza prelavaggio. Ma così non toglie la saponina, una sostanza che non è tossica ma certamente amara e dal sapore fastidioso in bocca.
La quinoa è buona, ma non cruda. Però non va cotta mai per più di 15 minuti perché si rischia che diventi una pappetta e invece abbiamo bisogno che i chicchi restino ben separati. Ma quando possiamo capire che è il momento giusto per spegnere? Il segreto è uno solo: quando tutto il liquido che abbiamo usate per cuocerla è stato assorbito, esattamente come il brodo per il riso, allora siamo sicuri di essere a posto.
Un altro errore molto comune è quello di esagerare in un senso o nell’altro nei liquidi per la cottura. Le proporzioni sono facili, circa 2:1. Cioè 150 ml di acqua per ogni porzione di quinoa da 70 grammi). Inoltre anche quando la spegniamo e la togliamo dal fuoco, lasciamola comunque con il
coperchio e facciamola riposare altri 15 minuti, poi giriamo con una forchetta.
Per cuocere la quinoa va bene solo l’acqua? In realtà no e sbaglia chi invece fa sempre così. L’ideale invece è un buon brodo vegetale (o di carne) soprattutto quando la usiamo per ricette salate. Se invece ci serve per ricette dolci possiamo preparare un brodo aromatizzato con bucce d’arancia o di limone, ma anche spezie come le stecche di cannella.
É un errore però anche pensare di usare solo il brodo e solo i fornelli per cuocerla perché si sono metodi altrettanto validi. Come il forno: preriscaldiamolo a 170° e sciacquiamo la quinoa. Poi mettiamoli a lessare nell’acqua come al solito ma non fermiamoci qui. Versiamoli in una teglia e copriamo con un foglio di alluminio. Inforniamo e cuociamo ancora per 20-25 minuti. A quel punto eliminiamo la stagnola e condiamo.
Per la quinoa però funziona bene pure il microonde. La laviamo e la mettiamo in un contenitore ideale per questa cottura aggiungendo due bicchieri d’acqua. Chiudiamo con un coperchio e lasciamo cuocere per circa 3 minuti a 650 Watt. Tiriamo fuori, mescoliamo e aspettiamo 1 minuto prima di tornare a riscaldarla nel forno a microonde altri 3 minuti.
Quando i chicchi cominciano ad attaccarsi, ci siamo. Aggiungiamo altri due cucchiai di acqua e lasciamo in microonde ancora per 1 altro minuto. Estraiamo il contenitore, lasciamo riposare i chicchi per 5 minuti in modo che assorba tutto il liquido e siamo pronti.