I rincari stanno mettendo davvero in ginocchio moltissime famiglie, quindi come hanno reagito gli italiani? Ecco tutta la verità.
La situazione economica italiana (e non solo) è davvero drammatica: la popolazione sta vivendo una crisi senza precedenti, l’inflazione è alle stelle, il caro prezzi è diventato insostenibile.
In questo quadro così triste, sono stati tantissimi gli appelli rivolti alla popolazione: come fare per risparmiare sulla benzina, sull’energia, sull’acqua in vista delle crisi idrica, è ormai chiaro a tutti.
Chi non sa come fare, può trovare informazioni utili ormai un po’ ovunque, quindi venire a conoscenza di alcuni escamotage da mettere in pratica per riuscire a ricevere una bolletta meno salata a fine mese.
Sembra quindi che – almeno apparentemente – non dovrebbe essere poi difficilissimo spendere almeno un po’ di meno, ma come hanno reagito gli italiani ai rincari? Hanno messo in pratica i consigli ricevuti? Hanno fatto qualcosa per contrastare gli aumenti dei prezzi? Ecco tutta la verità.
In sostanza, quello che si registra è una sostanziale modifica nelle abitudini degli italiani. Cosa che vale ovviamente anche per il gas.
A questo proposito, ecco un metodo semplice, banale ed immediato per risparmiare proprio sul gas.
Calcolare di quanto esattamente il suo consumo sia diminuito è decisamente più complesso, dal momento che i dati variano a seconda della zona e del clima.
In più c’è da fare una precisazione: i primi mesi del 2022 non sono stati freddi come gli stessi dell’anno precedente. Questo significa che verosimilmente a prescindere dal caro prezzi, meno famiglie hanno tenuto accesi i termosifoni e chi lo ha fatto potrebbe averlo fatto per periodi di tempo più brevi.
In ogni caso, anche nel consumo di gas una diminuzione c’è stata. Questo si evince dai consumi registrati da Inrete, ad esempio, che distribuisce gas naturale tra l’Emilia – Romagna e la Toscana, diminuiti del 2,08%. a marzo e del 17,44% ad aprile.
Allo stesso modo anche Ireti ha registrato un calo del 20,21% ad aprile e del 15% a maggio.
Detto ciò, quanto hanno risparmiato gli italiani in questo modo? Se volessimo ragionare in termini di kWh, parliamo di circa 735,9 milioni (che tradotto in percentuale significa il 5,32% in meno).
Considerando poi che quasi il 50% dell’elettricità – parliamo del 48% per essere precisi – in Italia è prodotta da gas, sappiamo che abbiamo risparmiato più di 33 milioni di metri cubi.
Questo non solo si traduce in minori costi per le famiglie, ma anche in una maggiore tutela del Pianeta, che in questo modo sarebbe meno inquinato, dal momento che se tutti modificassero i loro comportamenti diminuirebbero in modo significativo le emissioni di CO2.
Ed in euro? Precisamente non possiamo saperlo, dal momento che ogni contratto è diverso, quindi fare un discorso unitario sarebbe del tutto impossibile.
Se prendiamo in considerazione la tariffa definita dall’Arera per il servizio di maggior tutela, nel primo trimestre del 2022 avremmo risparmiato 305 milioni di euro.