Una rivelazione piuttosto sconcertante: il servizio sanitario britannico ha reso noto che negli anni sono quadruplicati i casi di bambini transgender al di sotto dei 10 anni.
Il portavoce del Tavistock e Portman NHS Trust, l’unico centro del Regno Unito specializzato in questioni di genere tra i minorenni ha riferito che si è passati da 19 casi del 2009 a ben 77 casi nel 2014.
Il percorso per cambiare identità sessuale non è semplice ma al di là di chi porta avanti tutta la procedura medica, gli esperti hanno evidenziato che è anche aumentato il numero dei bambini che sono a disagio con il proprio sesso. La cosiddetta disforia di genere nei giovani secondo i medici è ancora “una condizione complessa e rara, spesso associata al disagio che può aumentare durante la pubertà”. Ma l’aumento degli interventi potrebbe anche scaturire dal fatto che i giovani sarebbero sempre più interessati e curiosi di esplorare il loro genere.
Tra i casi di bambini transgender citati dal servizio sanitario inglese emergono storie di bambini che avevano la sensazione di essere in un corpo sbagliato e che quando hanno iniziato a vestirsi con gli abiti del sesso opposto si sentivano felici.
I racconti di bambini transgender
Elemento che viene confermato da un servizio della BBC nel quale sono state intervistate due bambine transgender: Lily e Jessic che hanno raccontato il loro disagio vissuto nei panni di “un maschio”a. La report ha chiesto alla bambina come si sentiva. Lily, senza giri di parole, ha replicato che “se avessi dovuto vivere come un ragazzo, sarei rimasta scioccata. Ma ora che ho iniziato a vivere come una ragazza, mi sento molto meglio” .
La giornalista, Victoria Derbyshire ha commentato che “quando le incontrai, confesso che fossi scettica riguardo al fatto che bambini così giovani potessero avere un’idea così chiara di essere nati nel corpo sbagliato. Come poteva qualcuno così giovane essere così sicuro di identificarsi nel sesso opposto, di voler indossare abiti da donna, giocare con le bambole e stare insieme alle altre bambine nella sua classe? […] Ma queste bambine sembrano adamantine. I loro genitori mi hanno detto che anche loro pensavano fosse solo una fase, che crescendo sarebbe passata. Ma se era solo una fase, è durata diversi anni”.
Lily ha spiegato di aver provato a vestirsi da bambina “perché volevo vedere come stavo, volevo vedere se la gente avrebbe riso di me o no, volevo capire se così sarei stata più felice. Ero piuttosto triste, e quando ho iniziato a vestire abiti da ragazza per andare a scuola, mi sono sentita molto meglio”.
L’altra bambina, Jessica, ha invece raccontato che “non riusciva più ad andare a scuola perché i ragazzi pensavano fosse una femmina, e non volevano che utilizzasse i loro bagni. Ed a lei non era permesso andare in quelli delle bambine. Jessica era arrivata al punto di non bere più un sorso d’acqua a scuola, e si teneva la sete fino a quando non arrivava a casa”.”Una volta, un’inserviente della mensa la ringraziò per avere raccolto delle posate dal pavimento, dicendole bravo ragazzo. Jessica reagì malissimo, iniziando ad urlare. Ci vollero cinque insegnanti per riuscire a calmarla”, racconta la madre di Jessica.